Fognini si arrende a Dimitrov, il bulgaro è più solido

MONTE CARLO - “C’ha la racchetta di Federer e gli stanno tutte dentro”. E’ un po’ nel monologo di Fabio Fognini con sé stesso, arrivato nell’ottavo game del secondo set e che siamo riusciti a carpire dalla prima fila del Court des Princes, che potremmo riassumere la partita. L’ennesimo recupero del Dimitrov versione Rasheed – un giocatore decisamente mentre estroso ma più disposto alla corsa, con tutti i pro e i contro del caso – aveva infatti infastidito un Fognini decisamente migliore col passare dei minuti, ma a cui sono stati fatali proprio le due distrazioni inziali. Un break nel secondo game del primo set e un break nel primo game del secondo. Tanto è bastato a Dimitrov per fare lo scalpo del ligure e prendersi un terzo turno –da non perdere – contro Stan Wawrinka.

Fognini si è così semplicemente arreso a un giocatore più solido di lui, dimostrandosi incapace di sfruttare il momentum anche quando Dimitrov ha concesso un paio di gratuiti che avevano mandato il ligure 0-30 nel settimo game del primo set o 15-30 nel terzo del secondo. Errorini fatali a questo livello, e che di conseguenza spediscono Fabio fuori dal tabellone del singolare. Non c'è davvero molto altro da aggiungere alla cronaca del match.

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Per sua fortuna però il doppio con Bolelli – ieri seguitissimo su un campo 11 praticamente inaccessibile causa eccesso di pubblico – resta l’obiettivo della settimana. Una nuova carriera da doppista quella di Fognini; un nuovo corso che in questo 2015 sta decisamente regalando più soddisfazioni di quanto non faccia il singolare. L'obiettivo d'altra parte è stato confermato da entrambi i protagonisti in conferenza stampa: le ATP Finals di Londra. E allora viva il doppio.