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Forfait di Raonic: Murray è il nuovo numero 1 del mondo

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Aggiornato 05/11/2016 alle 15:51 GMT+1

A Murray bastava raggiungere la finale per scalzare Novak Djokovic e col ritiro dell'avversario raggiunge l'obiettivo senza fatica. Per Raonic problemi a una gamba che lo mettono in dubbio anche per le Finals di Londra. In finale Murray affronterà Isner, che ha eliminato Marin Cilic.

Andy Murray celebrates his win at the Vienna Open

Credit Foto AFP

Andy Murray è il nuovo numero 1 del mondo. Allo scozzese bastava infatti raggiungere la finale del Masters 1000 di Parigi per detronizzare Novak Djokovic e lo fa senza fatica: il suo avversario, Milos Raonic, si ritira dalla semifinale e quindi il "walkover" consente al britannico di accedere alla sfida per il titolo e di essere il nuovo leader del ranking ATP.

I problemi di Raonic

La notizia è clamorosa: il canadese, infatti, in conferenza stampa annuncia che non potrà prendere parte al match per problemi a una gamba che non solo con gli consentono di giocare, ma che lo mettono addirittura a rischio per le Finals stagionali: dovrà infatti stare fermo dai 5 ai 10 giorni e poi il suo ritorno in campo sarà da valutare. Questa rinuncia regala quindi il numero 1 del mondo a Murray senza fatica e rimette in gioco anche Tomas Berdych per le ATP Finals, visto che il ceco era il primo degli esclusi.

Djokovic detronizzato dopo 122 settimane

Quello che sembrava poter essere il miglior anno di Novak Djokovic si è dimostrato invece il più calante: dopo la conquista del career slam con il roland Garros, infatti, è stato evidente per tutti il progressivo perggioramento prestativo del serbo, che quindi, proprio alla fine dell'annata, lascia il vertice della classifica ATP dopo 122 settimane di regno. Per Murray si tratta di un traguardo che in molti non avrebbero mai pensato possibile: il quarto dei FabFour, quello più nervoso, quello spesso acciaccato fisicamente, quello meno capace di sfruttare al massimo il suo grandissimo talento, accerchiato dallo stesso Djokovic, da Rafael Nadal e da Roger Federer, è invece quello che ha capitalizzato al meglio la stagione, con un'annata costante e la capacità di approfittare delle debolezze degli avversari più diretti.

I successi di questa stagione

Del resto, seppur con un pizzico di fortuna qua e là, Murray non ha affatto "rubato" la posizione in cui è ora: è campione olimpico con l'oro a Rio de Janeiro, ha vinto a Wimbledon, più i titoli nei 1000 di Roma e Shanghai cui si aggiungono Queens, Pechino e Vienna. Niente male per un giocatore che nel tempo è costantemente cresciuto, nonostante qualche problema a livello manageriale e di allenatori.

In finale contro Isner

Ora in finale affronterà John Isner. Lo statunitense disintegra Marin Cilic per 6-4 6-3 con ottime statistiche: 18 ace, l'80% delle prime di servizio in campo e ben 36 vincenti, contro un solo ace e il 48% di resa sulla prima per il mattatore dello stesso Novak Djokovic. Per Isner è la terza finale 1000 in carriera.
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Djokovic-Murray: gli highlights della finale maschile del Roland Garros 2016

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