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Murray vs Djokovic è la finale di Doha: si riparte da dove avevamo lasciato

Simone Eterno

Aggiornato 06/01/2017 alle 22:02 GMT+1

Il serbo annulla 5 match point e sopravvive alla sfida con Verdasco (4-6, 7-6, 6-3), mentre per Andy è tutto facile contro Berdych (6-3, 6-4). Il nuovo anno agonistico si apre così con la stessa finale con cui si era chiuso: Murray contro Djokovic, atto XXXVI

Andy Murray et Novak Djokovic

Credit Foto Panoramic

Novak DJOKOVIC b. Fernando VERDASCO 4-6, 7-6, 6-3
Primo pericolo scampato della stagione per Novak Djokovic. Il serbo ha superato Fernando Verdasco al termine di un match molto tirato. Condizioni di fresco e vento poco gradite al serbo, che per due set è stato tenuto a bada da un Verdasco davvero molto, molto quadrato e propositivo. Poi però, sul più bello, come spesso accaduto in carriera, allo spagnolo si è spenta la luce.
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L’ovvio riferimento è a quel momento, ovvero il tie-break del secondo set. Dopo aver vinto con merito il primo per 6-4, Verdasco si è trovato a dominare il tie-break e salire fino al punteggio di 6-2. Poi però, al momento dell’ultimo passo, l’improvviso stop. Verdasco si è infatti limitato ad attendere l’errore di Nole che invece, sotto pressione, non è più arrivato. Uno, due, tre e quattro chance consecutive andate. Poi anche una quinta, prima del set point – puntualmente sfruttato – da Djokovic e che ha portato la partita su binari a quel punto già scritti nel terzo set.
Djokovic ha trovato in break nel quinto gioco e da lì è andato spedito verso la finale, anche se dal punto di vista della condizione globale non potrà certo ritenersi soddisfatto del 4-6, 7-6(7), 6-3. Vedrasco – e il sempre insidioso vento – hanno messo in luce discrete lacune del serbo: dalla profondità del suo gioco all’incisività del dritto. Alla fine però a pagare è stata sempre l’attitudine a combattere e da quel punto di vista, al buon Nole, si può recriminare assolutamente nulla ma anzi prodigarsi in complimenti. Per Verdasco invece è sfumata una chance mica da poco: l’unica volta che aveva vinto un match con Djokovic fuori dalla superficie a lui più congeniale – terra – era US Open del 2005: Djokovic era un 18enne di belle speranze e aveva comunque trovato il modo, al primo incrocio di sempre, di portarlo al quinto set. Della serie ‘Provaci ancora, ‘Nando’.
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Andy MURRAY b. Thomas BERDYCH 6-3, 6-4
Nessun problema invece dall’altro grande favorito di giornata. Contro Thomas Berdych, Andy Murray, ha messo in mostra la trama che da tempo ormai si ripete costante: vittoria senza lasciare per strada nemmeno un set. E’ successo con costanza negli ultimi 6 incontri – compreso quello di oggi – in cui il britannico e il ceco si sono affrontati. E non la si può proprio più considerare come una statistica casuale.
Berdych ha provato come al solito a giocare il suo match, ma Murray – pur senza particolarmente impressionare – si è fatto bastare quei momenti in cui il ceco ha avuto poco aiuto dalla prima. Se oltre a questo sommiamo un problema alla caviglia di Berdych arrivato durante il primo set e che ha tenuto il numero 3 del seeding fermo al termine della prima partita – conclusasi per 6-3 a favore di Murray – il compito per il numero 1 del mondo è stato quasi più complicato del previsto. A inizio secondo infatti Berdych ha tenuto a lungo impegnato Murray, lottando intensamente nei primi due game, cedendo il servizio nel terzo ma recuperandolo immediatamente nel quarto. Poi però Murray ha trovato il nuovo allungo e da lì alla fine lo scozzese si è limitato a gestire un avversario che dal punto di vista tattico alla fine non ha reali armi – o meglio, non le ha alla lunga – per impensierirlo.
Murray accede così alla finale con Djokovic per un primo e immediato remake nel 2017 di ciò che era stato il match con sui si era chiuso il 2016: le ATP Finals di Londra. Là lo scozzese si impose quasi un po’ a sorpresa, suggellando il suo grande finale di stagione con un titolo meritato e con la conferma della posizione di numero della classifica ATP. Domani a Doha si ripartirà dunque con quello che dovrebbe essere il leitmotif di questa stagione. L’atto è il numero 36, Djokovic conduce 24 a 11. Murray saprà nuovamente riconfermarsi?
Appuntamento alle ore 16:00 in diretta ed esclusiva su Eurosport ed Eurosport Player.
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