Federer è a meno uno dal numero 1: Roger fatica e batte Kohlschreiber a Rotterdam

Non il miglior Federer dell'anno - con il volto stanco, le gambe contratte e tante stecche da fondo campo - batte il tennista delle chance sprecate, il veterano tedesco Philipp Kohlschreiber che in carriera, dal 2005, non ha mai vinto in 13 incontri. Così Roger, alla nona partecipazopne dell'ATP 500 amato dalle leggende del tennis (Arthur Ashe, Björn Borg, Jimmy Connors, Guillermo Vilas, Stefan Edberg, Boris Becker, Goran Ivanisevic e Lleyton Hewitt sono i grandi nomi dell'albo d'oro), vince con un faticoso 7-6 (8), 7-5 e ora c'è un altro appuntamento con la sua storia infinita: il ritorno al numero 1 della classifica mondiale.

Succederà (forse) domani quando Federer, battendo il tennista di casa Robin Haase (6-4, 6-0 nel derby olandese con Tallon Griekspoor), scavalcherà Nadal in testa al ranking e poi, chissà, una semifinale con Seppi! Stasera intanto, nel primo parziale di game veloci al servizio di Roger fino a un tie-break giocato punto a punto (Federer stecca col dritto sul primo set-point, che è anche la prima palla break del match sul 5-6) non si vede il miglior tennis che possa offrire il veloce indoor di Rotterdam.

Certo che se i migliori punti del match li gioca Kohlschreiber al tie-break con un passante "alla Federer" (sull'attacco corto dello svizzero), una risposta vincente d'anticipo e un rovescio sulla riga, ma infine il primo set lo vince Federer, eccoci qui a spiegare una carriera costellata di occasioni sprecate dal tedesco, fatta di 23 match-point e oggi due doppi falli consecutivi (gli unici della partita) sul 5-5 del secondo set.

Federer soffre le rotazioni di Kohlschreiber e lo batte 7-6 (8), 7-5 avanzando nel torneo vinto da Roger nel lontano 2005, in finale con il suo Ljubicic, e 6 anni fa contro Juan Martin Del Potro. Fra Bemelmans e Kohlschreiber non ha ancora concesso palle break e forse sì, il tedesco era l'ultimo ostacolo verso il primato: diventare il tennista più vecchio in vetta al ranking. Inside-out, a meno uno dal numero 1.