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Fognini, buona la prima a Shanghai: battuto Sousa

Simone Eterno

Aggiornato 13/10/2015 alle 13:22 GMT+2

Nonostante qualche tremolio nei momenti chiave e dei ripetuti problemi alla schiena, Fognini dimostra ancora una volta un ottima tenuta mentale in questa trasferta asiatica e supera il primo turno del Master 1000 cinese: 7-6, 6-3 il punteggio in poco più di un'ora e mezza. Al secondo turno trova Anderson. Eliminato invece da Pospisil l'altro azzurro Simone Bolelli

Sep 4, 2015; New York, NY, USA; Fabio Fognini of Italy reacts after his match against Rafael Nadal of Spain (not pictured) on day five of the 2015 U.S. Open tennis tournament at USTA Billie Jean King National Tennis Center. Fognini won 3-6, 4-6, 6-4, 6-3,

Credit Foto Reuters

Se l’anno scorso era stata un autentico incubo e il penultimo segnale di una stagione sul veloce davvero da dimenticare. Quest’anno, invece, la trasferta asiatica si sta dimostrando più dolce che mai per Fabio Fognini.
Dopo lo splendido cammino a Pechino culminato in una semifinale con Nadal, Fognini parte in maniera convincente anche nel Masters 1000 di Shanghai. Il ligure ha trovato all’esordio un giocatore fastidioso come Joao Sousa. Il portoghese è il classico “cagnaccio”, ovvero il tennista senza particolari colpi di rilievo ma che non si batte quasi mai da solo. E per questo è spesso complicato. Specie nei primi turni. E Fognini ha avuto il suo bel da fare, infatti, per superarlo. Ma ci è riuscito dimostrando ancora una volta – e questa è la notizia migliore per il ligure – di essere mentalmente ben presente in questa fase di anno.
Vari i momenti chiave infatti in cui il ligure avrebbe potuto perdere il controllo del match. Dal controbreak subito a zero nel decimo game del primo set – quando è andato a servire per il set sul 5-4 – al break di Sousa a inizio secondo che insieme a qualche problema alla schiena avrebbe potuto far staccare la spina.
Così non è stato. Anzi. Fognini è stato perentorio nel fondamentale tie-break del primo vinto per 7 punti a 2 ed è subito rientrato nel secondo set per il 2-2 che non ha permesso la fuga del lusitano. E dal 3-3, poi, Fabio ha cambiato marcia, dimostrando all’avversario di essere tennista d’altro livello.
Insomma, una partita vinta dal punto di vista mentale prima ancora che del talento. E questa è sempre una notizia – pardon, un’ottima notizia – quando si parla di Fabio.
Certo è che ora contro il bombardiere Kevin Anderson servirà qualcosa in più. Vedremo se arriverà lo scatto e vedremo se la condizione fisica lo supporterà. Ma intanto è secondo turno.

Le altre

In campo stamani anche Simone Bolelli. Dopo 2 turni di qualificazione passati il bolognese si è arreso alla prima partita del main draw. L’ha fatto per mano del canadese Vasek Pospisil che si è imposto per 6-3, 6-4 in una partita d’equilibrio sì, ma mai in realtà in pericolo per il nordamericano. L’Italia resta così con il solo Fognini nel torneo dopo che ieri Seppi si era fatto beffare al tie-break del terzo – e dopo non aver sfruttato match point – da Steve Johnson. Dagli altri nessuna grande sorpresa con tutti i favoriti che hanno rispettato il pronostico: Raonic su Bellucci, Goffin su Soeda, Sock su Kubot, Gasquet su Muller e Anderson appunto su Haas. Tutti al secondo turno.
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