Sinner, stop agli ottavi al Masters 1000 di Shanghai: Ben Shelton rimonta e vince al tiebreak del terzo set

Jannik Sinner viene eliminato agli ottavi del Masters 1000 di Shanghai per mano del n° 20 del mondo, Ben Shelton, semifinalista agli ultimi US Open: 2-6 6-3 7-6(5) il risultato finale a favore dell'americano che ora affronterà il figlio d'arte Sebastian Korda nel derby a stelle e strisce dei quarti di finale nella parte bassa del tabellone cinese.

Si chiude così la tournèe asiatica 2023 di Sinner, pietra miliare della sua carriera: nelle ultime due settimane ha, infatti, trionfato all'Atp 500 di Pechino, sfatando il tabù Medvedev in finale e diventando il secondo italiano a salire sul quatro gradino del ranking mondiale, e ha centrato la qualificazione matematica alle Atp Finals vincendo il primo match a Shanghai contro Marcos Giron. Ora per Jannik 15 giorni di riposo prima del rush finale col trittico Vienna-Parigi(Bercy)-Torino e le Finals di Coppa Davis con l'Italia.

Rimane l'amaro in bocca per un match, il primo contro l'astro nascente Shelton, approcciato tecnicamente e tatticamente alla perfezione (6-2 in mezz'ora nel primo parziale), ma inevitabilmente influenzato da un calo fisico, nel secondo set (3-6 con 12 gratuiti e 0/8 punti sulla seconda del 21enne di Atlanta). Nella terza e decisiva partita pesano le 8 palle break non concretizzate da Sinner che nel tiebreak ha anche rimontato da 0-4 a 5-4 per poi cedere sul più bello. Dall'altra parte della rete, applausi a scena aperta per l'uragano Shelton che dopo un avvio a ritmi bassi, spaesato dalla velocità, profondità e pesantezza di palla del ragazzo di Sexten, ha spostato la contesa sul piano fisico e muscolare, chiudendo uno dei migliori match della sua giovanissima carriera con 36 vincenti e senza dare punti di riferimento all'avversario per due ore. La chiave dell'ottavo di finale di Shanghai, a conti fatti, è la resa del servizio: l'americano ha ottenuto 38 punti diretti con la battuta (compresi 15 ace), l'azzurro 15 (con 4 ace). Il gap, alla fine, sta tutto lì.