Sinner batte ancora Djokovic, nega il 100° titolo a Nole e conquista anche Shanghai: è il settimo torneo vinto nel 2024
Pubblicato 13/10/2024 alle 10:11 GMT+2
MASTERS SHANGHAI - Con una prestazione mostruosa il numero 1 al mondo detta legge contro il 24 volte campione Slam per la terza volta di fila e annette anche Shanghai al suo regno. La finale termina in due set: 7-6(4) 6-3. E' il settimo titolo stagionale per Sinner dopo Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e US Open. Il 17° in carriera. Djokovic deve aspettare per fare 100.
Djokovic duro: "Caso Sinner penalizza il tennis, il sistema non funziona"
Video credit: Eurosport
Come a Malaga e Melbourne, con una prestazione mostruosa Jannik Sinner detta legge contro Novak Djokovic per la terza volta di fila e annette anche Shanghai al suo regno. L'azzurro non concede nemmeno una palla break a Nole in tutto il match e sfrutta le pochissime occasioni concesse dall'avversario. La finale termina in due set in un'ora e 37 minuti: 7-6(4) 6-3. E' il settimo titolo del 2024 strepitoso del numero 1 al mondo dopo Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e US Open. Il 17° in carriera. Il 24 volte campione Slam, invece, deve aspettare per il 100° trionfo.
La cronaca del match
La finale si apre con Djokovic alla battuta, e il serbo per scalfire il regno di Sinner, imposta la modalità "robot" al servizio. La sua % di prime inizialmente è stellare. Per Sinner non c'è alcuna chance nemmeno di avvicinarsi ad una palla break. L'azzurro però accetta questa battaglia di nervi e replica con estrema solidità. La sua prima non è costante ma è un rifugio sicuro nei momenti delicati. Come quando dopo due turni a zero del serbo, nel decimo gioco Jannik è sotto 0-30: tre servizi vincenti, e passa la paura. Il tie-break è la degna conclusione del primo set, è anche inevitabile. E qui l'azzurro sale in cattedra. Strappa subito il servizio a Djokovic con un passante da campione, di rovescio lungolinea. Con l'ace e un vincente di diritto scappa. L'errore di Nole vale il secondo mini-break (4-0). Il serbo riesce a riavvicinarsi ma sul 5-3 la sua volée è inefficace e concede a Sinner tre set point, due sul servizio. Jannik trasforma la seconda con una battuta esterna che manda fuorigiri la risposta dell'avversario. 7 punti a 4, il primo set è del n.1.
Come già intravisto nelle ultime battute del primo parziale, Djokovic non riesce a mantenere quel rendimento allucinante al servizio. Così il secondo set non è più ad armi pari. Sinner recupera da 40-0 a 40-40 il 2° game e costringe il serbo a vincerlo ai vantaggi, per la prima volta. E per il break è solo questione di minuti. Nel 4° game, infatti, Jannik ha le prime ed uniche palle break di tutto il match e se le fa bastare. L'allievo di Vagnozzi e Cahill gioca un turno in risposta da fenomeno. Prima risponde nei piedi di Djokovic, poi lo passa con il lungolinea di rovescio. E quando il serbo torna a rete lo obbliga ad una volée in più che si spegne in rete. Per completare l'opera non si fa mancare un vincente fantascientifico di diritto. Il match si mette in discesa perché Sinner può risparmiare le energie per il servizio. E così la battuta non traballa più. Anzi, chiude con l'ace. E' lui il re, oggi è una spanna sopra a Djokovic.
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Sinner: "Djokovic è una leggenda, per batterlo devi sfruttare ogni chance"
Video credit: SNTV
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