Carlos Alcaraz e il blackout nel 3° set con Hurkacz: "Mi sentivo malissimo"

DaEurosport

Pubblicato 11/08/2023 alle 19:43 GMT+2

MASTERS TORONTO - Il talento spagnolo dopo il successo sofferto contro Hurkacz agli ottavi: "Onestamente non sapevo cosa stesse succedendo. Ho iniziato a sentirmi malissimo in quel momento. Non riuscivo a sentire la giusta direzione nei miei scatti. Ho solo cercato di non pensare a quello che era stato fatto in quei 4 game. Ho provato a vincere il primo punto sul 5-6, è stata la chiave"

Carlos Alcaraz

Credit Foto Getty Images

Tornato in campo dopo il trionfo di Wimbledon a Toronto, il n° 1 del mondo, Carlos Alcaraz ha battuto all'esordio Shelton e l'ha spuntata al terzo set contro Hurkacz agli ottavi. Proprio nel parziale decisivo, avanti 5-2, lo spagnolo ha sprecato due match point e si è fatto rimontare fino al 5-6, salvo riprendersi e conquistare comunque la vittoria al tiebreak. Il talento murciano, che in semifinale potrebbe di nuovo trovare Jannik Sinner, ha raccontato in conferenza stampa le sue sensazioni proprio sul "blackout" del terzo set:

"Onestamente non sapevo cosa stesse succedendo. Ho iniziato a sentirmi malissimo in quel momento. Non riuscivo a sentire la giusta direzione nei miei scatti. Ho solo cercato di non pensare a quello che era stato fatto in quei 4 game. Ho provato a vincere il primo punto sul 5-6, è stata la chiave. Se avessi perso quello scambio, probabilmente avrei perso la partita. Ho mantenuto la calma, sono rimasto mentalmente forte in quel momento per giocare un grande tiebreak e sono felice di questo".

Sul sostegno del pubblico

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"Il fatto che mi sostenessero nei momenti difficili mi ha aiutato molto a superare tutti i problemi e cercare di essere migliore. Come ho detto tante volte, cerco di renderli felici, di farli divertire con grandi colpi. Nei momenti in cui non stavo giocando bene, avere il loro supporto è stato fondamentale. Senza il tifo dagli spalti, probabilmente avrei potuto perdere".

Sul prossimo avversario, Tommy Paul

"Cerco solo di concentrarmi su ogni sfida. Se entri in un Masters 1000, non importa se le prime teste di serie sono in tabellone o meno. Tutti giocano molto bene e possono batterti. Quindi devo concentrarmi su ogni tennista che mi troverò di fronte alla rete e non pensare a tutte le sconfitte che ci sono nel draw. Cerco di pensare a me stesso".