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Bentornato Rafa! Un ottimo Nadal annichilisce anche Murray

Simone Eterno

Aggiornato 18/11/2015 alle 20:55 GMT+1

Dopo il convincente successo con Wawrinka, Nadal si ripete anche contro Andy Murray: 6-4, 6-1 il punteggio a favore dello spagnolo sempre più solido col suo top in dritto e sempre più pimpante dal punto di vista fisico. Nadal a un passo dalla semifinale: se Wawrinka vince stasera con Ferrer (o David in vince in 3 set), Rafa è qualificato

Rafa Nadal celebrates winning the match

Credit Foto Eurosport

LONDRA – Si dice che ci vogliano 3 indizi per fare una prova, ma due sono certamente già qualcosa. Se poi questi prendono il nome di Stan Wawrinka e Andy Murray, per giunta su un veloce indoor, beh signori, allora ci si potrebbe anche sbilanciare con un po’ più di anticipo.
Rafa Nadal è tornato. Certo, non è quello dei 3 titoli slam nel 2010 o della magica estate americana 2013, ma è certamente 'Rafa Nadal'. C’è l’attitudine di Nadal. C’è la condizione fisica di Nadal. E c’è – udite udite – la profondità nel suo toppone di dritto.
Componenti, queste tre, da sempre termometro della condizione generale del Nadal tennista… e che in questo disastroso anno 2015 non si erano praticamente mai palesate tutte insieme. Qui a Londra invece, in un Masters di fine anno a lui da sempre indigesto – infinite le sue richieste di giocarlo per una volta anche sulla terra, e arrivate puntuali anche quest’anno – Nadal sta mettendo in mostra la sua miglior versione della stagione.
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Rafael Nadal

Credit Foto AFP

Ne sa qualcosa il buon Andy Murray, che con la testa sarà già sì alla finale di Davis, ma che non per questo ha regalato oggi la partita. O almeno non l’ha fatto nel primo set di un match conclusosi col punteggio di 6-4, 6-1 in un’ora e mezza.
Nadal infatti – partito subendo un break esattamente come contro Wawrinka – ha ritrovato immediatamente la via del suo gioco, proponendo a Murray quella palla arrotata e profonda da sempre marchio di fabbrica della sua straordinaria carriera. Una soluzione tecnica a cui si è aggiunta, evidente ma non per questo scontata, una condizione atletica di tutto rilievo. Insomma, per un pomeriggio si è rivisto lo spagnolo con le caratteristiche che lo hanno reso leggenda nel mondo: grande mobilità da fondo campo, lunga resistenza sullo scambio prolungato e dritto ben calamitato nelle zone di confine dipinte di bianco.
Murray, al solito poco aggressivo e incappato in una giornata da ben 29 errori non forzati, ha a lungo faticato a tenere i suoi turni di servizio, rimanendo agganciato di fatto fino al 4-4 del primo set, ma staccando la spina dopo aver subito l’ultimo – e decisivo – scossone di Rafa che ne gli ha fatto cedere il primo set per 6-4… e con quello anche la partita.
Nel secondo set infatti l’allungo di Rafa è stato immediato, e dal 3-0 in poi la partita è scappata via in poco più di un quarto d’ora, consegnando di fatto a Rafa mezzo pass per le semifinali. Lo spagnolo vede infatti la qualificazione da vicinissimo: con un successo di Wawrinka stasera è avanti; ma lo è anche con un’eventuale vittoria di Ferrer in 3 set. Insomma, l’unica opzione che lo vedrebbe costretto a giocarsi le sue carte anche nell’ultimo match di venerdì dovrebbe essere una vittoria 2-0 di Ferru su Wawrinka.
Ed è così che gli scenari della Finals a questo punto propongono interessanti sviluppi. Considerando un probabilissimo secondo posto di Djokovic nell’altro girone, un Rafa primo da questa parte affronterebbe Nole in una semifinale più succulenta di quanto si potesse pronosticare alla viglia di questo torneo. Può questo Nadal impressionare ‘il terribile Novak’? Lo scopriremo presto. Nell’attesa però il circuito si gode il rientro in un giocatore la cui assenza, a questi livelli, si è fatta sentire. Bentornato, Rafa.
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