Lotta ed equilibrio, ma alla fine Fognini e Bolelli si arrendono a Murray e Peers

La coppia anglo-australiana si impone al termine di un match piacevole e combattuto: 7-6 (5), 3-6, 11-9 il punteggio finale

Fabio Fognini e Simone Bolelli, Atp Finals 2015

Credit Foto Imago

LONDRA – Avremmo voluto scrivere un “buona la prima”. Tocca aggiungere un “quasi”. Quasi buona prima per Simone Bolelli e Fabio Fognini. L’esordio alle ATP Finals di Londra infatti porta una sconfitta al Supertiebreak contro la coppia anglo-australiana Jamie Murray-John Peers. Ma c’è stato equilibrio. Moltissimo equilibrio.
Nel girone che vedrà impegnati più tardi anche i favoriti gemelli Bryan – che quest’anno però non hanno vinto “nemmeno” uno slam, novità assoluta per la coppia da tempi ‘immemori’ – questo era già un match molto delicato. Fognini e Bollelli se lo sono giocati senza tensioni e rimanendo ben in partita in un primo set particolarmente equilibrato e dominato dalle percentuali di un servizio che imponeva rapidissime chiusure di punto a rete nel giro di 2/3 colpi.
E’ nel momento chiave però che è sfuggito il primo set, con un Bolelli – a tratti perfetto – che incappava nello sciagurato doppio fallo sul 5-5 del tie-break che di fatto consegnava al servizio di Murray il primo – tiratissimo – parziale.
Nessun colpo piscologico però. Anzi. La reazione di Fognini e Bolelli porta un break immediato a inizio secondo che carica la coppia azzurra e la manda avanti 3-0. Ma l’allungo non è quello decisivo. Murray e Peers infatti hanno il merito di sfruttare l’unico vero passaggio a vuoto dei due azzurri nel settimo game, ma sul 4-3 e servizio ‘i chicchi’ compiono nuovamente l’allungo. Bolelli “para” a rete una bordata diretta al corpo e rimette in piedi un game che sembrava già degli avversari. Il 5-3 è il break giusto e con il set chiuso poi da Fabio al servizio, i discorsi si spostano tutti al supertiebreak.
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Fabio Fognini e Simone Bolelli, Atp Finals 2015

Credit Foto Imago

E qui, manco a dirlo, è di nuovo lotta alla pari. Fognini e Bolelli trovano un mini-break vitale sul 7-6 e con due servizi potrebbero andare a match point. Potrebbero. Condizionale. Gli azzurri perdono infatti entrambe le chance, lasciando il vantaggio agli avversari, bravi e fortunati soprattutto sul punto del 7-7, steccato di fatto da Peers ma finito profondissimo. Sull’8-7 però Murray si vedere recapitata tra i piedi una gran risposta di Bolelli. La lotta è su ogni singolo punto ma alla seconda chance e dopo il minibreak conquistato da Peers gli anglo-australiani chiudono 11-9.
Situazione quindi da tenere d’occhio in questo gruppo. La sconfitta al supertiebreak e in un match così tirato non compromette nulla per Bolelli e Fognini, ma obbligatorio sarà martedì riuscire a trovare una vittoria contro i Bryan o Bopanna/Mergea. Lo spirito è quello giusto… e con un po’ più di attenzione nei momenti chiave la qualificazione può essere alla portata.
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