Fabbiano si mangia il gigante Opelka! Vittoria al 5°, è terzo turno a Melbourne

L’azzurro si aggiudica la maratona contro l’americano, giustiziere di John Isner nel match precedente, e conquista il terzo turno degli Australian Open per la prima volta in carriera. Finisce 6-7 6-2 6-4 3-6 7-6 in tre ore e 34 minuti. Fabbiano troverà uno Dimitrov e Cuevas.

Thomas Fabbiano - Australian Open 2019

Credit Foto Getty Images

Meraviglioso Thomas Fabbiano! L'azzurro indossa i panni di Davide e sconfigge il l'americano Reilly Opelka, idealmente il gigante Golia, raggiungendo per la prima volta in carriera il terzo turno agli Australian Open. Finisce 6-7 6-2 6-4 3-6 7-6 (5) in 3 ore e 34 minuti di un match giocato con grande intelligenza da parte del pugliese, stoico a resistere alle bordate dell'avversario e bravo a coglierne i punti deboli, variando il suo gioco a seconda del momento. Fabbiano troverà Grigor Dimitrov, vincitore in quattro set su Pablo Cuevas. Sognando un potenziale ottavo di finale con Andreas Seppi.
Tennista monotono dal punto di vista del gioco ma non certo da sottovalutare, il 21enne Opelka. Giustiziere di John Isner al turno precedente, il suo copione rimane simile anche contro Fabbiano. L'americano trova grande supporto dal servizio (saranno 67 gli ace a fine match, contro i due dell'azzurro) e attacca a tutta ogni volta che ne ha la possibilità. Ma questo Fabbiano dimostra nel corso della partita di essere superiore dal punto di vista mentale. Come dopo il durissimo tiebreak con cui Opelka vince il primo set (17 punti a 15). Poteva essere una mazzata per l'italiano, ma diventa un fardello per il gigante di St. Joseph, stremato dopo un primo parziale giocato a cento all'ora.
Fabbiano fa il maratoneta, allunga gli scambi e fa muovere da una parte all'altra del campo i 211 centimetri che torreggiano dall'altra parte della rete. Opelka sbuffa, fatica e si innervosisce. Calano le sue percentuali, crescono i suoi gratuiti. E l'azzurro gioca in fiducia, soprattutto dopo il primo break del suo match. Il risultato sono due rapidi set portati a casa dal nativo di San Giorgio Jonico, che sembra avere le mani sulla partita.
Ma negli Slam non c'è mai nulla di scontato e nelle sfide ai 3 su 5 si vive per forza di momenti. Succede dunque che le percentuali al servizio di Fabbiano, magistrali per un paio d'ore, si inceppino. Succede anche Opelka si desti dal suo torpore e ritrovi muscoli e colpi vincenti (97 winners alla stretta di mano finale, contro i 67 gratuiti) che sembravano averlo abbandonato. Succede che l'americano pareggi il conto dei set e porti la partita non solo al quinto ma al nuovo e decisivo epilogo del super tiebreak. Ed è qui che Fabbiano dimostra di essere il più forte in campo. Di match point se ne procura quattro, ma ne basta un solo. E il passante lungolinea di rovescio con cui sorprende l'attacco disperato di Opelka e vince il match è l'epilogo migliore. Fab come fabulous, fab come Fabbiano.
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