Carlos Alcaraz gestisce l'insidia Opelka nell'esordio allo US Open 2025: lo spagnolo passa in 3 set, adessoc'è Mattia Bellucci

TENNIS, US OPEN 2025 - Ottimo esordio per Carlos Alcaraz che gestisce l'insidia del 'big server' Reilly Opelka con una convincente vittoria in tre set. Lo spagnolo fa 20 punti su 20 al servizio nel primo set, poi brekka nel momento chiave del secondo: 6-4 7-5 6-4 il finale. Per Carlitos si aprono le porte del secondo turno dove troverà l'azzurro Mattia Bellucci.

Alcaraz su Sinner: "Bel rapporto fuori dal campo, rivalità in campo"

Video credit: Eurosport

Mentre fuori dal campo si parla di lui per l'improvviso - e inaspettato - cambio di look, Carlos Alcaraz bada al sodo e parte con il piede giusto nel suo esordio allo US Open 2025. In un primo turno sottolineato da tutti come potenzialmente insidioso, lo spagnolo testa di serie n°2 del torneo ha gestito con grande efficacia la minaccia Reilly Opelka. Il tennista americano, esperto servitore, si configurava come una potenziale incognita alla vigilia del match. Ma Alcaraz, col piglio dei giorni migliori, non si è fatto distrarre, giocando una delle sue migliori partite della stagione dal punto di vista dell'attenzione e della concentrazione messa su ogni singolo punto.
Consapevole - evidentemente - che sarebbe stato fondamentale sfruttare le poche chance nei turni di risposta, Alcaraz ha lavorato questa notte con piglio chirurgico. Lo spagnolo ha levato una volta il servizio per set al tennista americano, facendo la differenza soprattutto nei primi due parziali.
L'iberico infatti ha vinto il 100% dei punti in battuta nel primo set, portandosi a casa un clamoroso 20 su 20 che affermava in qualche modo una trama inversa: tutti si aspettavano infatti game decisi al servizio da parte di Opelka; ma a fare la differenza nei turni di battuta era invece lo spagnolo, che smascherava al tempo stesso i ben noti limiti di Opelka nella reattività in risposta.
Un Opelka però che è salito nel corso della partita, giocando alla fine un match molto convincente. A fare la differenza i classici dettagli - per la categoria dei 'big server' come Opelka - di quei game partiti male... E poi difficili da girare. Il break nell'undicesimo gioco del secondo set arrivato dopo essere andato sotto 0-40; e il break del nono gioco del terzo set, arrivato dopo un recupero irreale di Alcaraz chiuso da un allucinante passante di dritto incrociato in corsa (e condito poi dal doppio fallo di Opelka, che sulla seconda palla break rischiava la seconda concedendo la battuta e insieme a quella anche la partita).
Insomma, per quanto l'americano abbia tenuto con onore il campo, in poco più di due ore Alcaraz chiudeva la pratica regalandosi - e regalandoci - un secondo turno per noi molto stuzzicante. A sfidare il n°2 del mondo ci sarà infatti Mattia Bellucci, che dopo il giro sul Suzanne Lenglen al Roland Garros con Draper e sul Campo 1 a Wimbledon con Norrie, questa volta pescherà con ogni probabilità direttamente il palcoscenico più importante con l'Arthur Ashe. In una partita, per Bellucci, da giocare a mente completamente libera e a braccio totalmente sciolto. Un match che per qualità balistiche di entrambi potrebbe anche regalare spettacolo. Un precedente, ma del tutto irrilevante: un ITF a Manacor a gennaio 2020. Alcaraz concesse al tennista lombardo solo tre game. E si giocò sul cemento della Rafa Nadal Academy.
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Alcaraz e non solo, il meglio del Day 2 dello US Open in 60"

Video credit: SNTV


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