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A Melbourne nasce una stella: Anna-Lena Friedsam elimina Roberta Vinci

Simone Eterno

Aggiornato 02/02/2016 alle 14:33 GMT+1

Partita pazzesca della 21enne tedesca che dopo aver perso il primo 6-0, si mette a giocare un grande tennis e beffa con un doppio 6-4 la Vinci. Roby si ferma così al terzo turno. L'Aus Open si conferma nel femminile slam delle rivelazioni in questa prima settimana

Roberta Vinci 2015

Credit Foto LaPresse

da MELBOURNE - Anna-Lena Friedsam. Segnatevi questo nome signori. Eh no, non si è una qualunque se alla prima volta in un terzo turno si gioca una partita del genere; e non lo si è specialmente se si raddrizza un pomeriggio, contro una come Roberta Vinci, dopo essere stata presa a schiaffi – tennisticamente parlando – per 29 minuti.
Ma la ragazzina tedesca – classe 1994 – è evidentemente tennista vera e nel pomeriggio della Hisense Arena l’ha scoperto anche il resto del mondo. A discapito di un fisico che sembra essere uscito da uno di quei laboratori famosi ai tempi della DDR – muscoli possenti e spalle larghissime – la Friedsam si è dimostrata sì grande colpitrice – oggi soprattutto di rovescio -, ma anche agile a sufficienza per piegarsi e gestire a dovere tutte le velenose variazioni proposte dalla Vinci. Una caratteristica, quest’ultima, che è stata probabilmente la vera chiave della partita.
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Friedsam

Credit Foto SID

Dopo aver dominato un primo set dove la Friedsam è francamente andata nel panico un po’ troppo presto – buoni i primi 2 game, poi blackout –, dalla pausa fisiologica presa dopo il bagel di fine set è nata un altro match. Una partita dove la solidità della 21enne di un paesino di 300 anime non lontano da Coblenza ha messo un po’ fuorigioco i piani di Roberta. La Vinci è infatti rientra in campo prima probabilmente un po’ troppo rilassata – netto il 4-0 in apertura del secondo piazzato dalla tedesca – ma poi, accortasi che la musica era cambiata, ha dovuto fare i conti con tutte le capacità balistiche dell’avversaria.
I suoi back tagliatissimi e profondi non davano più fastidio a una ragazza imponente sì, ma in grado anche di staccare la mano e reggere benissimo tutte le variazioni di Roby. Ed è qui che la Vinci è andata po’ nel panico. Roberta infatti ha smesso di insistere nel suo gioco e accettato il prolungato scambio dal fondo dove invece, alla fine, è quasi sempre uscita battuta. Perso il secondo set e andata subito sotto nel terzo, Roby è tornata a proporre il suo tennis soprattutto in risposta, e pur perdendo sempre il servizio, l’equilibrio ha retto fino al 3-3.
Nei due game successivi è però arrivato l’allungo decisivo della tedesca, che nonostante la minor esperienza non ha più sbagliato davvero più nulla, trovando lob precisi agli attacchi della Vinci e un servizio – nel game decisivo – che l’ha vista piazzare ben 4 prime in campo. E’ un game a zero infatti quello con cui Anna-Lena ha scritto l’ennesima pagina sorprendente di questa prima settimana di Australian Open: anche la testa di serie numero 13 è fuori dai giochi. Il circuito WTA ha conosciuto l’ennesimo prospetto interessante di questo 2016 che si promette più rivoluzionario che mai.
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