Simone Bolelli s'arrende a Tomic nell'unico "match italiano" del giorno

Non il miglior Bolelli, forse il miglior Tomic tifato dal pubblico di casa nell'ultimo match di secondo turno degli Australian Open. Centrato fin dai primi game con un bel colpo di rovescio in contropiede, l'australiano numero 16 del tabellone ha strappato il servizio a Bolelli nel terzo game del primo set e in quello di apertura del secondo, oltre a servire per il match nel terzo prima di un improvviso black-out con Simone a segno sull'unica palla break della sua partita. Al tie-break, il nostro chiude con l'ace nonostante le fitte alla schiena e chiede un lungo medical time-out per i massaggi del fisioterapista. Eppure il quarto set sarà il più ponderato per 8 game, poi un match-point annullato sul 4-5 e la resa di Bolelli nel turno di servizio successivo.

Reduce da una preparazione invernale scalfita da problemi alla spalla e alla caviglia, ora i dolori lombari alla vigilia dell'inizio del defending champions, ovvero del primo match di doppio dei nostri (domani contro Pouille-Mannarino) da detentori del titolo degli Australian Open. A 56 anni di distanza dalla coppia Pietrangeli-Sirola al Roland Garros, dodici mesi fa Simone Bolelli e Fabio Fognini hanno infatti vinto un titolo major di specialità maschile, riscrivendo l’Italia nell’albo d’oro degli slam.