Una Kerber 'bruttina' vince la paura: Konta battuta, è in finale

La tedesca è la copia sbiadita della giocatrice vista ieri con l'Azarenka, ma basta comunque per regolare una Konta troppo fallosa: 7-5, 6-2 il finale, Kerber che raggiunge così la prima finale slam della carriera. Troverà Serena Williams

Halbfinale erreicht: Angelique Kerber

Credit Foto AFP

da MELBOURNE – “Dopotutto, domani è un altro giorno”, recitava il finale di un celebre film. Massima che si applica alla perfezione nella nobile disciplina del tennis: dove ogni giorno si riparte da zero, dove nulla è scontato e, soprattutto, dove tutto va guadagnato.
E così, Angelique Kerber, nel raggiungere la sua prima finale slam della carriera, ci ha mostrato in due giorni la sintesi massima di una carriera: ieri, contro la super-quotata Victoria Azarenka, tutte le potenzialità e il talento; oggi, contro la cenerentola Johanna Konta, tutti i limiti che lo hanno, di fatto, minato una più redditizia carriera.
Limiti mentali, ovviamente. Contro la Konta, la tennista tedesca ha infatti presentato la copia sbiadita ed impaurita della tennista che ha preso ieri a pallate la grande favorita, e per accedere laddove non era mai arrivata, ha avuto bisogno di una mano dall’avversaria.
Aiuto che Johanna Konta, dopo aver sfruttato l’occasione della vita contro la Zhang, è stata ben lieta di fornire. La partita infatti si è decisa in un altalenante e scorbutico primo set dove di interessante, però, c’è stato ben poco. Da una parte la Kerber impegnata solo in fase difensiva: zero rischi, zero accelerazioni, ma un limitarsi a buttarla di là; dall’altra la Konta e un inizio disastroso – doppio break sotto –, una reazione – il rientro fino al 3-3 – e l’inevitabile realtà dei fatti di una giocatrice con troppi errori non forzati per far fuori le ‘oneste’ respinte della Kerber.
E’ tutta qui la partita. Girato un set non certo indimenticabile con un break nell’undicesimo gioco, la Kerber si è tranquillizzata maggiormente, continuando a giocare a standard ben lontani da quelli visti con Vika ma ampiamente sufficienti per respingere i tentativi dell’avversaria. Il break a immediata apertura del secondo poi ha fatto il resto, garantendo un rapido sviluppo fino al 7-5, 6-2 finale in un’oretta e venti.
La Kerber riesce così a raggiungere quella finale slam mai agguantata prima in carriera e lo fa andando a sfidare, di fatto, la giocatrice più forte di tutte: Serena Williams. Così, nella versione vista oggi, è spacciata. Ma dopotutto, domani, è un altro giorno
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