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Seppi, è sempre impresa a Melbourne: Andreas batte dottor Jekyll e mister Kyrgios

Fabio Disingrini

Aggiornato 18/01/2017 alle 13:35 GMT+1

Due anni dopo aver battuto Federer e perso al quinto con Nick Kyrgios, Seppi rimonta l'australiano e lo piega 1-6, 6-7 (1) 6-4, 6-2, 10-8 cancellando un match-point con un magnifico dritto lungolinea. Kyrgios domina il primo set e il tie-break del secondo, poi gli basta fallire una risposta per andare in tilt regalando due parziali a Seppi: il quinto set è di pura passione e avanti Andreas!

2017 Australian Open Seppi

Credit Foto AFP

L'impresa bis è servita a Melbourne, da quel passante leggendario con cui Seppi eliminò Federer, al match-cancellato oggi con un altro straordinario vincente lungolinea. Due anni dopo, Andreas incanta ancora e si prende la rivincita su Nick Kirgios, pari pari e inversamente proporzionale la rimonta 2015 dell'australiano: quella fu 5-7, 4-6, 6-3, 7-6, 8-6 con match-point annullato dal tremendo aussie, questa è 1-6, 6-7 (1) 6-4, 6-2, 10-8 Seppi e avanti tutta.
È la calma apparente del nostro tennista silenzioso che vive e s'allena in provincia di Bolzano, che da quando è juniores non ha mai cambiato coach (Massimo Sartori) e che cede tanto volentieri le copertine, specie quelle extra-sportive, a Fognini. Un alto atesino che ricama imprese australi con la prassi di un tennis compassato e la sua umanità semplice. Stavolta Andreas vince un match illogico contro un avversario psicodrammatico, di quelli dal talento sprecato a nervi tesi: trascinato dalla bolgia dell'Hisense Arena, Kyrgios domina il primo set e il tie-break del secondo, sempre intrattabile al servizio e incredibilmente sobrio, perfino disponibile ai palleggi prolungati in regime medio-basso.
Pare proprio che stavolta non ci siano speranze e c'è un momento di sconforto in cui crediamo che oggi, per Seppi, vincere un set sia perfino un miraggio. C'è nè un altro però, dura un attimo e rovescia ogni nostra aspettativa: è il primo punto del settimo game del terzo set, Kyrgios sbaglia una risposta di rovescio, sbraita, alza gli occhi, si scompone e così inizia la sua trasformazione bestiale. L'australiano mostra il suo lato oscuro, fatto di seconde di servizio tirate più forti delle prime, colpi da fermo, sprechi, insulti, doppi falli sui break-point, racchette lanciate e perfino un tweener senza senso, mentre l'avversario serve per il match.
Sì perché Seppi, completate le sue rimonte (da 2 set a zero e da 3-4 0/40 quinto set, baciato dal nastro) ha servito due volte per il match e non ha fallito la seconda chance dopo 3 ore e 8 minuti di tennis bipolare: da una parte la psicosi tragica del mostro insolente, dall'altra il sobrio eroismo di un maestro del quinto set, rovescio e lungolinea alla mano. È la cura degli antipodi. Che di testa o latitudini si tratti.
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Australian Open: Seppi-Kyrgios, gli highlights

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