Federer va spedito: Fucsovics si arrende in 3 set, lo svizzero vola ai quarti con Berdych

dall'inviato a Melbourne - Inutile girarci troppo intorno: il match era talmente di poco conto che persino gli attenti organizzatori hanno “osato” spostare Roger Federer nella sessione diurna (riuscendo anche nel colpo di magia di zittire improvvisamente il malcontento celato da qualcuno dietro i più freschi impegni serali, fin qui, del campione in carica). Fatto sta però che il risultato finale, per ora, non cambia: Roger Federer prosegue spedito nel suo torneo ed è ai quarti di finale senza perdere nemmeno un set.

Giusto dirlo però: no, Marton Fucsovics, davvero, non poteva rappresentare un problema per Federer. L’ungherese ha giocato per altro una partita onestissima, restando a lungo in partita nel primo – break lasciato nel decimo game – così come nel secondo, quando ha trascinato l’elvetico fino al tie-break. In entrambi in casi però senza mai dare la reale impressione di poter impensierire lo svizzero; che avanti 2 set a 0 ha poi rapidamente preso il largo.

Un Federer in modalità ‘risparmio energetico’, mai realmente al massimo del suo acceleratore e che ha interpretato la partita, appunto, quasi dando l’impressione di non volere sprecare più energie del dovuto. Una scelta che ha quindi tenuto in partita per due set – come anticipato – un onestissimo Fucsovics, consapevole del potersi giocare la chance senza nulla da perdere.

Alla fine, nel paradosso di una sconfitta, se è venuta fuori una situazione win-win: con l’unghesere a fare una bella figura e regalare una più che discrta partita; e con lo svizzero ai quarti, per quello che sarà l’inizio – vero e proprio – del suo torneo.

Dopo 8 giorni di “allenamenti agonistici”, se così provocatoriamente li vogliamo definire, ora arriva Thomas Berdych. Un Berdych praticamente sempre battuto in carriera, ma forte di un inizio stagione assolutamente brillante. Tra le cose più interessanti infatti dichiarate dal ceco a margine della conferenza stampa dopo la facile vittoria su Fabio Fognini, l’aver sottolineato come rispetto al passato abbia preparato la stagione australiana con due mesi di lavoro (contro le due settimane del passato).

E dunque occhio all’incrocio dei quarti di finale, con un Berdych che proverà a presentarsi più battagliero del solito. Certamente più della versione che incontrò qui Federer lo scorso anno al terzo turno, spazzata via in 3 set a 0 di una partita mai nemmeno esistita… E che nella mente del ceco, ne siamo certi, in qualche modo, grida vendetta.