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Filippo Volandri e il doppio in Coppa Davis: "Sinner e Sonego? Vogliono giocare insieme anche alle Olimpiadi"

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Pubblicato 06/02/2024 alle 12:07 GMT+1

COPPA DAVIS - Il capitano dell'Italtennis sulle convocazioni per la nuova edizione: "Bolelli e Vavassori sono stati eccezionali, ma convocare due doppisti cambierebbe gli equilibri e alle Finali Sinner e Sonego hanno giocato alla grande, tanto che vorrebbero mettersi insieme per l’Olimpiade. A ogni modo c’è tempo per decidere, perfino le preconvocazioni di un mese prima non sono mai definitive"

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Filippo Volandri mette nel mirino la seconda Coppa Davis consecutiva dopo lo storico trionfo dello scorso novembre in finale con l'Australia. Il sorteggi dei gruppi della nuova edizione (l'Italia giocherà ancora a Bologna) saranno a fine febbraio. Intanto è arrivata la prima sorpresa dalle qualificazioni: la Serbia di Novak Djokovic, eliminata in semifinale dagli azzurri a Malaga, è stata sconfitta dalla Slovacchia. Inizia proprio da lì l'intervista del capitano dell'Italtennis ai microfoni della Gazzetta dello Sport:
"Sicuramente una sorpresa, e non ho capito la scelta della Serbia di giocare sulla terra. Però abbiamo vinto la Davis quando Djokovic c’era, battendolo pure. Ma gli avversari non mancheranno, la Coppa è un frullatore che richiede di essere al top, per quanto possibile, in due settimane specifiche: quella dei gironi e quella delle Finali».

Sugli avversari da temere

"La stagione è appena iniziata, settembre è lontanissimo e come sempre tutte le squadre approdate tra le migliori 16 saranno pericolose, anche se la superficie velocissima toglie sicuramente qualcosa a qualcuno. Al momento, dico Spagna, perché ospita un girone e le Finali in casa e potrebbe avere Nadal accanto ad Alcaraz. Poi Stati Uniti, per la profondità della rosa e Canada se stanno tutti bene. E Francia e Germania hanno grandi tradizioni, non dimentichiamolo".

Sul bis

"Certamente avvertiamo la responsabilità di ripeterci, la Davis è un nostro obiettivo per questo e i prossimi anni e sono sicuro che potremo vincerla ancora, perché abbiamo le qualità adatte. Però non nego che il successo di novembre in qualche modo ci abbia tolto un peso, non dovremo più giocare con la tensione addosso di un risultato che non arriva mai malgrado le aspettative».

Su Sinner

"Sapevamo che si trattava solo di aspettare, Jannik è un giocatore di una pasta speciale, ormai gli Slam sono il suo orizzonte. Con un campione così, l’Italia sarà sempre in prima fila per vincere la Davis, anche perché lo circondano compagni di grande spessore tecnico e umano. E il successo in Australia in pratica ha replicato quello in Davis: dopo le vittorie con Djokovic, era favorita l’Italia a Malaga ed era favorito lui a Melbourne, la gestione della pressione in entrambi i casi è stata perfetta".

Sulla scelta della coppia per il doppio

"Tutti si sentono capitani di Davis, ma nessuno prenderebbe il mio posto: ormai ci sono abituato. Bolelli e Vavassori sono stati eccezionali, ma convocare due doppisti cambierebbe un po’ gli equilibri e alle Finali Sinner e Sonego hanno giocato alla grande, tanto che vorrebbero mettersi insieme per l’Olimpiade. A ogni modo c’è tempo per decidere, perfino le preconvocazioni di un mese prima non sono mai definitive. E comunque, se non avessimo avuto un bacino da cui pescare un Arnaldi, forse saremo usciti dalla Davis a settembre".
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