Intervista esclusiva all'ex tennista ucraino (n° 13 del mondo nel 2012), racconta la scelta di arruolarsi e di tornare a Kiev per difendere il suo Paese: "Ho imparato a sparare. Sono sicuro che nessuno dei nostri ragazzi vuole morire o essere coinvolto, ma è la nostra terra, la nostra casa. Capisco che non è colpa dei tennisti, ma ogni russo è responsabile finché non ferma Putin"