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Federer e il recupero, parla Ljubicic: “Stiamo programmando la nuova stagione"

DaOAsport

Aggiornato 12/07/2020 alle 11:19 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Roger Federer et Ivan Ljubicic à Shanghaï en 2019

Credit Foto Getty Images

Nonostante sia impegnato in varie attività, tra cui la sua nuova società di management sportivo, la LJ Sport Group, il primo pensiero di Ivan Ljubicic resta sempre Roger Federer. L’ex tennista croato, ormai da quattro anni e mezzo allenatore del campione svizzero, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Novi List, all’interno della quale ha parlato a 360 gradi dei temi legati all’attualità del tennis e dei programmi futuri di Re Roger.
Riguardo a Federer, reduce da due delicate operazioni al ginocchio che lo hanno costretto a chiudere anzitempo questo 2020, Ljubicic è ottimista:
È tutto sotto controllo, stiamo programmando la prossima stagione. È un desiderio e un sogno che tutto vada come nel 2017, ma è chiaro che ogni situazione è nuova. Ad ogni modo, abbiamo alle spalle un’esperienza positiva, quindi restiamo tutti positivi. Lui ama questo sport e giocherà fino a quando potrà. Faremo di tutto per ottenere risultati, ma non è l’unica ragione per cui gioca e vuole continuare a giocare. Ma mi è chiaro che ci sono persone che non riescono a capirlo.
Sull’Adria Tour, bersaglio di tante critiche nelle ultime settimane per i comportamenti sconsiderati che hanno provocato numerosi casi di coronavirus tra i partecipanti, Ljubicic dice: “L’Adria Tour non è stata una cattiva idea. Tuttavia, è chiaro a tutti che alcune cose dovevano essere fatte diversamente. La scarsa attenzione e l’indisciplina, l’aver ignorato indicazioni e fatti, si è rilevato determinante in senso negativo. Alla fine sono stati più i danni dei benefici, anche se non avrebbe dovuto essere così. Dopotutto, e questo servirà a qualcosa, abbiamo capito che dobbiamo stare più attenti, indipendentemente dal fatto che ad un certo punto ci fossero solo una decina di contagiati in ​​Croazia. Oggi sono molti di più. Il virus è un avversario che non dorme….
E se il virus non dorme, la ripartenza del circuito ATP resta estremamente problematica: “Anche Tiafoe è risultato positivo. Sarà molto difficile. Non abbiamo mai pensato che sarebbe stato facile, ma penso che ora sia chiaro a tutti che sarà più difficile di quanto pensassimo. Sappiamo ancora molto poco di questo virus, di come si comporti, se muta o no. Ci sono un milione di cose che non sappiamo ed è per questo che dobbiamo essere molto attenti e disciplinati. Come ripartirà il tennis? Non lo so. Non posso dire di essere sereno, negli Stati Uniti che la prima ondata non è nemmeno passata e sarà estremamente rischioso andare lì per i giocatori e il loro staff. Ognuno dovrà decidere singolarmente se correre il rischio“.
Infine, un commento sul calendario che si prevede particolarmente fitto di impegni ravvicinati:
Non puoi giocare tutto di fila, Washington, Cincinnati, US Open, Roma, Madrid, Roland Garros … È impossibile. Guardo gli altri sport, ci sono molti infortuni, rischia di essere così anche nel tennis. I giocatori dovranno stare attenti, ascoltare con quattro orecchie e guardare con quattro occhi tutto quello che succederà. Mi ricordo che dopo la prima settimana della stagione, a Doha, ti ritrovavi con un’infiammazione alla spalla, fastidi dappertutto, nonostante ti fossi preparato bene in pre-season. Il corpo funziona in modo diverso quando giochi nei match ufficiali. Sarò così anche stavolta. Soprattutto se il primo torneo fosse uno Slam, rischierebbe di essere una catastrofe.
antonio.lucia@oasport.it
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