Murray fa paura

A Indian Wells Roger Federer ha superato lo spauracchio Verdasco e lo ha fatto in modo convincente, eliminando lo spagnolo in due set con qualche patema (è stato costretto ad annullare due set point) ma allo stasso tempo con una certa autorità. Lo svizzero in semifinale affronterà un altro osso duro, forse ancor di più del buon Fernando se consideriamo la classifica e i precedenti contro di lui: Andy Murray difatti lo ha battuto cinque volte su sette, l'ultima lo scorso gennaio nel torneo di Doha. "Se voglio vincere contro Murray, dovrò giocare il mio miglior tennis – ha ammesso Fed-Express al termine del match con Verdasco – è un grande giocatore ed è anche molto giovane, il che rende tutto ancor più complicato".

Il n° 2 del mondo individua un punto di forza dello scozzese: "Con il tempo cambia il proprio gioco, e ogni volta che lo affronto è un po' diverso. E' sorprendente vedere come sia solido nonostante la sua età ". Davanti a Federer, il n° 1 britannico non ha avuto la meglio solamente nell'ultimo testa a testa: senza contare l'esibizione di quest'anno ad Abu Dhabi, nel 2008, dopo aver perso la finale di Flushing Medows, si era imposto anche alla Masters Cup di Shanghai e al Masters Series di Madrid. In tutte e tre le circostanze, rimontando un set di svantaggio. Una semplice coincidenza? "Ogni volta che vinco il primo set, lui alza ancor di più il proprio livello di gioco – sottoliena Federer - ma in questi casi l'aspetto fisico non conta perché qui non si gioca al meglio delle cinque partite".

Nella parte bassa del tabellone, Federer-Murray è la miglior semifinale che ci si potesse augurare, in attesa di conoscere i nomi degli altri due semifinalisti: nella notte italiana andranno in scena gli ultimi due quarti, e anche in questo caso ci sarà da divertirsi: il serbo Novak Djokovic sfiderà l'idolo di casa Andy Roddick, mentre Rafael Nadal, dopo aver rischiato l'eliminazione al turno precedente con David Nalbandian, affronterà l'altro argentino Juan Martin Del Potro.