Jannik Sinner positivo al doping ma innocente: da Shapovalov a Kyrgios, tutte le reazioni al caso
Aggiornato 21/08/2024 alle 00:05 GMT+2
TENNIS - La notizia della positività al doping di Jannik Sinner e della conseguente dichiarazione di non colpevolezza ha inevitabilmente scatenato le reazioni di alcuni colleghi. Tra questi Nick Kyrgios e Denis Shapovalov, non certo teneri con l'altoatesino nelle loro espressioni su social, ma moltre altre arriveranno perchè si tratta comunque di un qualcosa di molto rilevante.
Sinner: "US Open? Sarà un torneo molto diverso. Voglio giocare rilassato"
Video credit: SNTV
La notizia della positività al doping di Jannik Sinner e la conseguente dichiarazione di non colpevolezza da parte degli organi deputati a sorvegliare e a decidere, ha inevitabilmente alzato un polverone. Non è uscito nulla nell'arco di questi 5 mesi, appunto dal torneo di Indian Wells, ma ora che la questione è divenuta pubblica all'attuale numero 1 del ranking toccherà affrontare svariate reazioni nei giorni che portano allo US Open di New York.
Alcuni colleghi si sono già espressi sui social e non sono stati teneri, molte altre sono attese perchè quello di Sinner non è il primo caso di questo tipo e non sempre è stato gestito e analizzato negli stessi termini.
Nick Kyrgios: "Ridicolo... E’ una sostanza proibita"
Da tempo lontano dai campi, Nick Kyrgios si conferma un istrione dalla lingua tagliente e subito va all'attacco con un Tweet molto pesante: "Ridicolo... che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita... dovresti stare fuori per due anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi... Sì, bella questa!".

Denis Shapovalov: "Regole diverse per giocatori diversi"
Il canadese Denis Shapovalov si limita ad esprimere solidarietà per quei giocatori che invece non hanno avuto lo stesso trattamento, che per una contaminazione sono stati squalificati. "Non riesco a immaginare cosa stiano provando in questo momento tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per sostanze contaminate. Regole differenti per giocatori differenti", i sui due post su Twitter.

Lucas Pouille: "Che dire dei giocatori mai testati positivi?"
Proprio in risposta a Shapovalov, è arrivato un tweet del francese Lucas Pouille, impegnato nelle qualificazioni degli US Open a New York. "E che dire dei giocatori che sono stati squalificati solo per 3 mancate presenze ai controlli e non sono mai stati testati positivi?", scrive Pouille, tornando sul tema di una mancata equità di giudizio.

Liam Broady: "Molti giocatori devono attendere mesi o anni per una sentenza"
Il tennista britannico Liam Broady, citando il giornalista Josè Morgado, si concentra sul fatto che Sinner abbia potuto non interrompere l'attività agonistica nonostante le due positività: "Che Sinner facesse uso di doping o meno. Non è giusto. Molti giocatori attraversano la stessa cosa e devono aspettare mesi o ANNI perché la loro innocenza venga dichiarata. Non è una bella figura".

John Millman: "Credo al 100% a Sinner, forse dovremmo cambiare qualcosa"
La prima voce "amica" di un tennista verso Jannik è quella dell'ex tennista australiano, il quale non ha dubbi: "Prima di trarre conclusioni affrettate, Jannik Sinner aveva meno di un miliardesimo di grammo nel suo sistema. Gli credo al 100%. Forse dovremmo cambiare la soglia per tenere conto della contaminazione. Infine, perché tutto questo clamore quando permettiamo agli atleti di tutti gli sport, compreso il tennis, di abusare delle Therapeutic Use Exemption (TUE?)".
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Tweet John Millman su Sinner
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