Jannik Sinner: "So di giocare per l'Italia e sono orgoglioso di essere italiano, siamo un Paese che vive di passione per lo sport"

TENNIS - Nel nuovo format di Sky Sport "In pista con Jannik", Sinner tratteggia parallelismi interessanti fra tennis e F1, l'altra sua grande passione. E ribadisce il suo attaccamento ai colori azzurri nonostante il forfait in Coppa Davis: "So di giocare non solo per me stesso, ma per un'intera nazione. In Italia c'è una passione incredibile, e per questo sono orgoglioso di essere italiano".

Jannik Sinner ha potuto dedicare un rarissimo weekend senza impegni della off-season alla sua passione per la F1 seguendo da vicino l'ultimo appuntamento del Mondiale a Dubai. Sul circuito di Yas Marina si è trovato faccia a faccia con il numero uno del circus, Stefano Domenicali, calatosi nelle vesti di intervistatore per Sky Sport nel format "In pista con Jannik". L'altoatesino ha costruito parallelismi molto interessanti tra due degli sport più apprezzati e seguiti nel nostro Paese.

L'etica del sacrificio per i grandi obiettivi

"Per centrare gli obiettivi servono tanto lavoro e tanto sacrificio, e la cosa più bella sono le rivalità. Nel tennis, come in F1, ce ne sono tante. Dunque è fondamentale avere il team giusto, specialmente quando le cose non vanno bene".

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L'orgoglio di essere italiano e di vivere in un Paese passionale

"E in questi momenti difficili, essendo italiano e sapendo quanta passione ci sia nel nostro Paese per seguire lo sport, sai di non giocare solo per te stesso, ma per un'intera nazione, che sia una finale di Wimbledon, la Coppa Davis o le Olimpiadi. In Italia c'è un trasporto incredibile, e, proprio per questo, mi ritengo di essere fortunato di essere italiano".

L'unico modo per restare al vertice: il miglioramento continuo

"Il miglioramento continuo è l'aspetto più importante dal mio punto di vista. Siamo in un ambiente molto competitivo. A tennis ci sono tanti giocatori che sanno giocare ad altissimo livello. Per questo, per restare ai vertici, è necessario continuare a migliorarsi, lavorando su ogni aspetto del gioco. Le rivalità, da questo punto, sono molto importanti. In passato, quando affrontavo avversari contro cui non riuscivo mai a vincere, ho trovato proprio lì la motivazione per crescere. È questo ciò che anima il nostro sport e che i tifosi amano di più".

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