Murray si riposa

Novak Djokovic più forte di tutto, anche della tristezza di un lutto. E' il migliore del mondo, il numero uno e questo si sa. Ma dover giocare una partita di tennis quando poche ore prima è scomparso un tuo caro non è cosa facile, in particolar modo se il parente in causa è un nonno a cui sei legatissimo e con cui hai vissuto nel 1999, anno in cui la Serbia era sotto i bombardamenti. Si stava allenando Nole quando ha ricevuto questa tremenda notizia. Non si sapeva cosa avrebbe deciso, se giocare o meno. Alla fine ha scelto di scendere in campo ma dai primi scambi si era capito che non si trattava del 'mostro' tennistico che conoscevamo. Respiri lunghi tra uno scambio e l'altro quasi a riprendere il fiato per non crollare in un pianto a dirotto, la testa bassa lo accompagnava al cambio di campo. Il primo set se n' è andato così in un amen a favore di Dolgopolov.

L'ucraino, perfetto in risposta e concentrato come non mai, sembrava avere il match in pugno ma non aveva fatto i conti con l'orgoglio del campione. Il numero uno al mondo e vincitore del primo slam della stagione, rientra sul terreno di gioco con grande determinazione e così come successo nel primo parziale all'avversario, si aggiudica nettamente il set. Si arriva così al terzo, i due tengono il proprio turno di battuta ma la pioggia interrompe per la seconda volta il match. 

Dalla ripresa in poi si assisterà ad una delle sfide più belle dall'inizio dell'anno. Dolgo salva una palla break, sul 2 pari va in scena il game più spettacolare. L'ucraino colpisce come sempre a tutta ma dall'altra parte c'è un muro. Si va avanti senza scossoni fino al 4 pari quando arriva il break decisivo. Dolgopolov cala leggermente di intensità ed ecco che il numero uno del mondo fa capire perché merita di stare lassù. Nole chiude al servizio mettendo a segno 2 ace, peraltro gli unici del set. Il serbo può così sfogare tutta la sua tristezza e la sua emozione in un pianto tenerissimo dedicando il successo al nonno.

Andy Murray e Thonmas Berdych approdano a braccetto ai quarti di finale di Montecarlo, terzo Masters 1000 della stagione in corso di svolgimento sui campi in terra rossa del Country Club del Principato di Monaco. Stesso risultato, strade completamente diverse. Incroceranno comunque le racchette proprio ai quarti dove si ritroveranno da avversari. Tutto semplice per Murray, complice anche il ritiro del francese Benneteau che, dopo aver perso il primo set, ha alzato bandiera bianca nel secondo parziale a causa di un infortunio alla caviglia.

Decisamente più complicato il compito di Berdych che ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie per battere un grandissimo Hishikori. Il giapponese parte infatti fortissimo e si porta a casa con merito un primo set che scivola via sotto gli occhi del ceco. Berdych sbanda, rischia tanto, ma alla fine riesce a salvarsi nel secondo set. Si va così al terzo e decisivo set che premia Berdych dopo circa due ore di maratona.