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Nadal regola Tsonga: nona finale, è record!

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 20/04/2013 alle 15:13 GMT+2

Lo spagnolo chiude 6-3, 7-6 la semifinale su Tsonga e si aggiudica così la nona finale del Masters di Monte Carlo: è record di tutti i tempi. Ora per lui Djokovic o Fognini

2013 Monte-Carlo Rafael Nadal

Credit Foto AFP

Alla fine, il record, se l’è dovuto sudare Rafa Nadal. Lo spagnolo si aggiudica il match su Tsonga con il punteggio di 6-3, 7-6 al termine di due partita diverse. La prima, totalmente dominata in virtù anche di uno Tsonga incapace di trovare reali soluzioni allo strapotere dello spagnolo, la seconda, più “divertente”, è durata solo qualche game, quando dal 5-1 e servizio Nadal è stato rimontato e costretto fino al tie-break dall’orgoglio –e dal tennis – di uno Tsonga finalmente in grado di chiudere la vena del pensiero per giocare in maniera più aggressiva e rischiosa. Lo sforzo del transalpino non ha comunque pagato. Nadal ha chiuso il tie-break per 7 punti a 3 e con quello si è aggiudicato la nona finale del Masters di Monte Carlo: come lui, nessuno mai.
Della partita, francamente, non c’è moltissimo da raccontare. Come anticipato infatti, è Nadal a prendere quasi subito in mano l’iniziativa. Eppure Tsonga non era partito malissimo. Con una tattica sulla falsa riga di quella impostata ieri da Dimitrov – servire bene, giocare aggressivo – il francese si procura anche tre palle break nel quarto game: la solita resistenza di Nadal però paga e da quel momento la partita cambia.
Sì perché nel gioco successivo arriva il break che apre il monologo di Nadal e, allo stesso tempo, mina completamente le sicurezze di Tsonga. Il maiorchino si scalda, si produce nei consueti recuperi e inizia a passare con il suo gancio mancino gli attacchi di Tsonga. Dall’altra parte, il francese, scende con la prima ma soprattutto commette l’errore più grave che si possa fare quando si affronta Nadal: inizia a sparare gratuti. Tutto ciò si trasforma nel 6-3, 5-1 che porta Nadal a servire per il match dopo un’ora e quattro minuti. Ma lì succede qualcosa.
Tsonga infatti chiude la vena del pensiero e torna a fare ciò che aveva provato nei primi quattro game deella partita: giocare aggressivo e servire bene. Nel contempo, Nadal, ci mette del suo, rilassandosi forte del vantaggio e commettendo qualche gratuito non da lui. Il francese trova il primo controbreak, annulla 3 match point consecutivi nel game successivo, leva di nuovo il servizio allo spagnolo con un game tutto risposte vincenti e si trascina fino al 5-5. Nadal a quel punto serve aggressivo e chiude il game a zero, mentre Tsonga, di nuovo in partita, rischia concedendo un nuovo mathc point annullato però con una coraggiosa discesa a rete. Il tie-break, naturale proseguimento del set, regge la parità fino al cambio di campo: nel più delicato dei punti Nadal passa Tsonga con un dritto lungolinea in recupero che è il vero e proprio “marchio di fabbrica”. E’ il turning-point. Tsonga esce infatti dalla trance agonistica e Nadal si porta a casa il resto dei punti, la semifinale e il record. Tra lui e la Nona, ora, solo Djokovic o Fognini.
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