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Tennis, ATP Pechino - Jannik Sinner piega Alcaraz e vola in finale con Medvedev a Pechino

Simone Eterno

Aggiornato 03/10/2023 alle 17:37 GMT+2

TENNIS - Jannik Sinner gestisce un avvio complicato ed esce alla distanza giocando un super match con Carlos Alcaraz: 7-6(4) 6-1 il punteggio che regala a Sinner la finale, domani, ore 13:30, contro Daniil Medvedev. Jannik Sinner guadagna anche i punti necessari per diventare il n°4 del mondo: eguagliato il primato italiano di Adriano Panatta nell'era Open.

Jannik Sinner all'Atp 500 di Pechino

Credit Foto Getty Images

Sei mesi dopo l’ultimo incrocio tra i due, ancora Jannik Sinner. Dopo la semifinale al torneo di Miami, Sinner trova il secondo successo consecutivo su Carlos Alcaraz e centra una vittoria prestigiosissima, senza dubbio storica. In primis perché rappresenta un piccolo mattoncino della storia del tennis italiano: Sinner diventerà numero 4 della classifica ATP, eguagliando il primato appartenuto ad Adriano Panatta (nell’era Open). Poi, probabilmente ancor più importante, per il “peso specifico” della vittoria. In questo arco temporale di sei mesi tra il cemento della Florida e quello della capitale cinese, Carlos Alcaraz era stato a lungo numero 1 del mondo, vincendo un incredibile torneo a Wimbledon e dando la sensazione di essere scappato ‘un po’ più in là’ rispetto a Jannik. Sinner invece, con questa vittoria arrivata oggi col punteggio di 7-6 6-1, ha dimostrato in sostanza di continuare a trovarsi molto bene nell’accoppiamento a quello che numeri e dati alla mano è il tennista più forte della sua generazione. E questa è un’ottima notizia.
Una vittoria che fa morale, insomma. E che fa classifica. Il successo in sostanza ufficializza la qualificazione di Jannik alle ATP Finals di Torino (per la matematica mancano veramente una manciata di punti, ma la cosa non è più in dubbio) e regala a Sinner la finale contro Daniil Medvedev.

La partita

A tutti gli aspetti già citati di contorno – e che contorno! – c’è poi la cosa più importante: il campo. Sinner è venuto fuori da un match tutt’altro che banale e in cui Alcaraz aveva iniziato benissimo. Avanti subito di un break, lo spagnolo per 20 minuti ha giocato su una nuvola, arrivando a chance di doppio break di vantaggio e dando la sensazione di essere sostanzialmente immune ai tentativi di accelerazione di Sinner. Forzature in cui l'altoatesino ha spesso perso il controllo del dritto, ma un inizio partita in cui Jannik ha avuto l’enorme merito di non scoraggiarsi, di non perdersi d’animo di fronte a un avversario apparentemente scatenato. Il momentum di intoccabilità di Alcaraz infatti non è durato molto, e già dal quarto game la partita è cambiata, regalando tutt’altra trama. Sinner ha faticato in ogni caso un po’ al servizio, finendo sotto di un altro break, ma nell’azzurro è a lungo rimasta la consapevolezza di poter essere molto lucido in risposta, così come nelle transizioni verso rete.
Proprio queste due alla fine sono state le chiavi del successo di Sinner, che ha ribaltato il match vincendo alla fine 15 punti su 15 nelle discese verso il net – sintomo di una lucidità nella scelta del momento in cui attaccare – ma in cui, soprattutto in risposta, ha trovato grandi soluzioni. Non è un caso che Jannik abbia recuperato entrambi i break di svantaggio del primo set, così come il fatto che abbia vinto 4 sei 7 punti del tie-break sul servizio di Carlos Alcaraz. Uno spagnolo che da quel momento in poi ha un po’ perso il filo della partita, esagerando con la fretta nella ricerca del vincente a tutti i costi ed sporcando così molto il suo match in termini di errori. Insomma, non è stato un Alcaraz in versione lusso, ma qui dentro evidentemente ci sono anche i meriti di Sinner, che si conferma come un avversario per l’iberico in grado di portarlo verso il limite. Il secondo set ad ogni modo ha avuto i suoi momenti di difficoltà per Sinner. Il secondo game, con 2 palle del controbreak cancellate; così come il quarto, in cui Jannik è risalito da 0-40 sotto. Quella la mazzata definitiva alla partita, con il 7-6 6-1 finale che ha sancito per Sinner l’accesso all'ultimo atto del torneo con Medvedev.

Sinner vs Medvedev: un tabù per Jannik

Forte della vittoria odierna, Sinner dovrà affrontare domani, ore 13:30, un nuovo tabù: Daniil Medvedev. In sei precedenti col russo, Jannik non ha mai vinto. Due sono anche le sconfitte in finale in questa stagione, rimediate nell’indoor di Rotterdam in inverno e qualche settimana dopo proprio nel 1000 di Miami. Sinner proverà a invertire la rotta, ma la prova è senza dubbio dura. Come infatti l’altoatesino sembri accoppiarsi benissimo al tennis di Alcaraz, totalmente opposto è il discorso con quello di Medvedev, la cui fase difensiva estrema ha sempre mandato fuori giri alla distanza il tennis di Jannik. Vedremo se Pechino sarà il luogo dove sfatare il tabù. Nel mentre, Sinner, si gode un piccolo traguardo storico e conferma un 2023 che, comunque andrà a finire, fa la storia del tennis italiano.
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