Marco Cecchinato, rimonta super e prima vittoria in uno Slam! 10-8 al 5°, affronterà Trungelliti

Il ragazzo palermitano supera il rumeno Copil dopo essere stato sotto 2 set a 0: per la prima volta è al secondo turno di uno Slam. Finisce 2-6 6-7(4) 7-5 6-2 10-8 dopo 3 ore e 42 minuti. Ora se la vedrà con l'argentino, già eroe di questo Roland Garros...

Marco Cecchinato - Roland Garros 2018

Credit Foto Getty Images

Non poteva essere una partita normale quella che ha sancito il nome dell’avversario di Marco Trungelliti, l’eroe del giorno che, dopo il viaggio della speranza (Barcellona-Parigi in nove ore per il ripescaggio da nono lucky loser), ha battuto Bernard Tomic. Il match in questione fa anche esultare i colori azzurri perché se Camila Giorgi doveva approdare al secondo turno da pronostico, Marco Cecchinato non aveva le stesse possibilità di successo.
Invece, il palermitano non solo si è regalato il secondo turno di uno Slam per la prima volta in carriera ma l’ha fatto al termine di una battaglia da cuori forti. Due set vinti da Marius Copil, il primo nettamente e il secondo al tie-break con qualche rimpianto per il nostro tennista, e una situazione ampiamente compromessa lasciavano presagire un epilogo amaro.
Fino a quel momento a farla da padrone è stato il servizio del rumeno, una battuta capace di raggiungere i 242 chilometri orari in Australia non molto tempo fa. L’11esimo game del terzo set ha segnato, invece, la svolta: il primo break, anticamera del 7-5 della speranza, ha sbloccato Cecchinato, da quel momento in grado di rubare il servizio altre due volte al rumeno ipotecando il quarto parziale.
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Roland Garros: Cecchinato-Copil 2-6 6-7 7-5 6-2 10-8, il match-point

Video credit: Eurosport

Nel tennis tante volte può scattare una molla, una scintilla, e dal 6-2 si è tornati in battaglia nel quinto e decisivo set. L’equilibrio si è rotto solo al diciassettesimo gioco, quando Cecchinato si è guadagnato la chance di servire per il match. Copil, stravolto e piegato dalla fatica, si è così dovuto arrendere per 2-6 6-7(4) 7-5 6-2 10-8 dopo 3 ore e 42 minuti.
Per il classe '92 di Palermo, rialzatosi da una condanna a 18 mesi di squalifica poi ridotti a 12 per presunte scommesse (sanzione poi cancellata nel dicembre 2016), è una conferma di lusso dopo il primo titolo ATP vinto a Budapest a fine aprile. E siccome certe storie epiche possono diventarlo ancor di più, ecco servito il secondo turno contro Marco Trungelliti, la partita del destino.
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