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Roland Garros Pagelle Italia: Sonego, Musetti e Cocciaretto i migliori; Fognini vintage; rimpianti per Sinner e Trevisan

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Aggiornato 09/06/2023 alle 11:04 GMT+2

ROLAND GARROS - Dei 15 italiani a Parigi, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti si sono spinti fino agli ottavi di finale, mentre Elisabetta Cocciaretto ha ottenuto il suo miglior risultato Slam. Per due turni s'è visto il miglior Fabio Fognini su terra rossa. Troppo precoci invece le eliminazioni di Martina Trevisan, all'esordio da semifinalista in carica, e di Jannik Sinner al secondo turno.

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Dei 15 italiani del Roland Garros molti hanno brillato sui campi del Bois de Boulogne. I migliori, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti, si sono spinti fino agli ottavi di finale, mentre Elisabetta Cocciaretto ha ottenuto il suo miglior risultato Slam. Fabio Fognini ha dato tutto, sfoderando un tennis d'antan per due match. Per commentare loro e archiviare le eliminazioni precoci di Jannik Sinner e della semifinalista uscente Martina Trevisan, abbiamo dato i voti a tutti i nostri protagonisti sulla terra rossa di Parigi.

Lorenzo Sonego 8

Forse non è quel 10 che si è dato a caldo, ma il Roland Garros di Lorenzo è sempre speciale, intenso, resistente. Netto, come le vittorie contro il ventenne di certe prospettive Ben Shelton e il tennista di casa Ugo Humbert, che veniva dai freschi titoli su terra di Cagliari e Bourdeaux. Ardito, di un ardore stupendo, come la rimonta al quinto, e per la prima volta in carriera da due set a zero, sul campione di Monte-Carlo Andrey Rublev. Sonego lascia sempre enormi impronte sui campi di Parigi e per migliorare il quarto turno, dove è arrivato in riserva contro l’ottimo Khachanov, c’è ancora molto tempo.
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Lorenzo Musetti 7,5

Mats Wilander l’ha paragonato al mito Federer, a Guga Kuerten e a Lorenzo son brillati gli occhi, ma senza vertigini. Anche a Parigi, Musetti ha espresso un tennis bellissimo, travolgendo Mikael Ymer, Alexander Shevchenko e Cameron Norrie fra rovesci stupendi, di quelli che non ne fanno più, e adorabili variazioni sul tema. Alcaraz l’aveva battuto in finale ad Amburgo, ma il Roland Garros è un altro sport e insomma, è andata com’è andata. Lorenzo è stato molto autocritico ed è il miglior segnale in linea evolutiva, ma allo stato attuale chi lo ferma uno come Carlos? (Voto 7 a FLAVIO COBOLLI, l'altro italiano battuto da Alcaraz, ma bravo a centrare la sua prima qualificazione Slam e a divertirsi almeno per un set sul centrale di Parigi).
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Elisabetta Cocciaretto 7

Concreta in campo, esilarante in conferenza stampa, Elisabetta Cocciaretto è la più genuina rivelazione di questo nostro Roland Garros, la migliore italiana a Parigi, commossa per aver battuto, per la prima volta in carriera, una top ten (Petra Kvitova al debutto), vincente e dolorante contro la svizzera Waltert, fiera del suo primo terzo turno negli Slam, dove le cose contro un’avversaria ostica (ma non irresistibile) come Bernarda Pera non sono andate esattamente come potevano. Ma il tennis c’è e va bene così, a ventidue anni sulla rampa del salto di qualità.
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Giulio Zeppieri 7

Un upset su un cliente fisso della top 50 come Alexander Bublik, più un set strappato a Casper Ruud - uno specialista del mattone tritato che ormai considera Parigi come il giardino di casa sua -, che cosa chiedere di più alla seconda volta di Giulio Zeppieri? Forse un po’ più di spensieratezza e personalità nei momenti chiave (il match d’esordio poteva chiudersi molto prima), ma quelli arriveranno col maturare del suo curriculum. Curriculum che ha visto aggiungersi la sua prima vittoria Slam in carriera a soli 21 anni. Lui è sicuramente uno dei volti più intriganti della gioventù tricolore, e il recente sodalizio con coach Max Sartori è una garanzia per il futuro.
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Matteo Arnaldi 7

Da Barcellona a Parigi, passando per Madrid: la stagione su terra ha battezzato un’altra giovane realtà azzurra. La crescita di Arnaldi negli ultimi mesi è stata esponenziale: il secondo turno alla sua prima partecipazione in un tabellone Slam è conferma dell’ottimo lavoro svolto recentemente. Se strappare il passaggio del turno dalle grinfie di Galan era l’obiettivo base all'ingresso del main draw, strappare un set al top 30 Shapovalov è da intascarsi come ghiotto bonus. Non male per un giocatore che solo l’anno scorso muoveva i suoi primi passi nel circuito maggiore. Ora non resta che perseverare su questa strada.
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Andrea Vavassori 7

Della nuova "ondata" azzurra, la parabola di "Wave" è quella che più ci ha commosso: sbarcato per la prima volta in un tabellone Slam a 28 anni, Vavassori si è improvvisato come uomo delle grandi distanze. Le 5 ore e 5 match point annullati a Kecmanovic si sono rivelati ingestibili, considerata la prima esperienza in un format al meglio dei cinque. Contro Olivieri alla fine non è bastato il cuore, ma il piemontese ha salutato Parigi con la certezza di aver spalmato sul campo il suo miglior tennis. Inoltre, il premio in denaro ed il boost nel ranking forniscono un’ulteriore spinta per completare la tanto sudata metamorfosi da giocatore di doppio a singolo.
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Fabio Fognini 6,5

Il percorso del ligure è stato sorprendente anche e soprattutto guardando l’esordio: 3 set a 0 al n° 10 del mondo Auger-Aliassime non al top fisicamente ma sovrastato dal punto di vista tecnico-tattico da Fabio. Il polso è quello di sempre, fatato. Peccato per l’infortunio al pettorale che ha sicuramente influenzato l’efficacia di servizio e colpi nel terzo turno contro Ofner. Il tabellone prometteva una sfida frizzante con Tsitsipas. L’augurio, a questo punto, è che lo si possa rivedere nel tabellone principale di Wimbledon (ha già annunciato che non farà le eventuali qualificazioni allo Slam londinese).
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Jasmine Paolini 6,5

Jasmine è atterrata a Parigi con un carico d’euforia importante, considerando l'exploit di Firenze. La sua cavalcata purtroppo, è stata troncata troppo presto per colpa di un sorteggio inclemente. Questa volta i presupposti per caricarsi sulle spalle la spedizione femminile azzurra c’erano tutti, ma l’incrocio con una Danilovic d’acciaio si è rivelato improponibile per le sue possibilità. L’inerzia della serba, in quel momento, non era seconda a nessun’altra nel circuito. Jasmine ha comunque dato battaglia fino alla fine, e si porta a casa lo scalpo di Cirstea dal 1° turno.
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Sara Errani 6

Per Sarita una parentesi da montagne russe. È tornata a vincere un match nel tabellone principale di Parigi a tre anni dall’ultima volta, e lo ha fatto contrastando le emozioni di una giornata complicata per motivi personali. In questo risultato c’è tutta l’esperienza e la grazia di una delle giocatrici più vincenti nella storia azzurra. Da cancellare invece il 2° turno contro Begu, in cui l’azzurra è tornata a vedere i soliti fantasmi a servizio. Ma a 36 anni, ritrovare quel feeling perduto con un torneo così importante per la sua carriera potrebbe rappresentare un elisir di nuova giovinezza: la top 100 ora è più che mai consolidata, e finché riuscirà a divertirsi, Errani potrà dire la sua anche a questi livelli.
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Camila Giorgi 5,5

Camila saluta al secondo turno, dopo un bel giro sul centrale con Cornet e una decisa stesa, prima del ritiro, da Pegula. E’ lei stessa a raccontare poi di quanto non sia al meglio dal punto di vista fisico e le spiegazioni per una stretta di mano anticipata. Come pesare correttamente tutto quanto? Se da un lato un ritiro è materiale teoricamente poco giudicabile, dell’altro c’è anche quella sensazione amarognola di chi sembra averla data su senza troppe remore, come se davanti ci fosse ancora una lunga carriera. E invece il tempo passa. Anche per la Giorgi. Che continua a sembrare una ragazzina, ma non lo è più da tempo.
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Credit Foto Getty Images

Lucia Bronzetti 5

Il primo titolo in carriera conquistato a Rabat tre giorni prima del debutto a Parigi ha sicuramente avuto un impatto sulla condizione della riminese anche se il sorteggio, va detto, era proibitivo: la n° 7 del mondo Jabeur è una delle avversarie più temute del circuito. Rimane qualche rimpianto sull’approccio al secondo set nel primo turno con la tunisina, troppo rinunciatario.

Martina Trevisan 5

Una semifinale da difendere era un risultato che nemmeno il più ottimista. Alla vigilia sapevamo tutti – Trevisan compresa – che replicarsi ancora sarebbe stato proibitivo, considerate anche le contendenti. Al netto di quanto poi si è spinta in là, Svitolina al primo turno non è certo stato un buon affare. E qualche problema fisico, da par suo, l’ha lamentato anche Martina. Altrettanto evidente però come quella partita, persa un po’ troppo nettamente – 6-2 6-2 – non possa far uscire la Trevisan con una promozione. Perché c’è modo e ‘modo’ di perdere. E da una semifinalista, in fondo, era lecito aspettarsi un po’ più di battaglia.

Jannik Sinner 4,5

È, purtroppo, la delusione di questo torneo. Perché se le aspettative sono direttamente proporzionali al valore; e il valore di Sinner in questo 2023 era alto. Molto alto. Era la Race a raccontarlo prima di questo torneo; ed era finito in un lato di tabellone che, finalmente, doveva premiarlo. E invece il quarto di finale dove sarebbe dovuto esserci lui lo giocano Zverev ed Etcheverry. No, non può uscirne con la solita ‘pacca sulla spalla’ Jannik Sinner. Anche perché quell’Altmaier sembrato fenomeno contro di lui al secondo turno, ha fatto 8 game in tutto con Dimitrov. Dimitrov del 2023...
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Marco Cecchinato 4,5

Con le debite proporzioni, insieme a Sinner il Ceck è la grande delusione. La sua stagione sul rosso prima di Parigi aveva fatto intravedere buonissime cose; e più di qualcuno si aspettava – sperava – che l’aria del Roland Garros potesse restituirgli un terzo turno con Djokovic che avrebbe regalato titolo e riaperto il cassetto dei ricordi. Cecchinato invece viene completamente piallato dal talentino francese Van Assche. Uno che promette bene sì, ma 6-1 6-1 6-3 anche troppo. Una serata no. Una partita no. Per un torneo no. Peccato.
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Roland Garros 2023: dove guardarlo in tv e live streaming

Il Roland Garros 2023 sarà trasmesso in esclusiva su Eurosport 1 ed Eurosport 2, oltre ovviamente a Discovery+, la nostra piattaforma streaming con tutti i campi a disposizione a partire già dalle qualificazioni al torneo al via lunedì 22 maggio alle ore 10:00. Il main draw invece prenderà il via domenica 28 maggio con i primi match del tabellone principale. Solo con la nostra piattaforma in live streaming digitale si potrà godere della copertura totale dei campi per seguire tutti i tuoi tennisti preferiti con un'offerta unica nel suo genere. Anche gli abbonati a DAZN, Sky (canali 210 e 211), e Tim Vision avranno a disposizione i due canali lineari di Eurosport 1 ed Eurosport 2 e potranno gustarsi il secondo Slam stagionale a partire dal 28 maggio 2023, giorno di inizio torneo del tabellone principale.

A quanto ammonta il montepremi?

Per questa edizione 2023 gli organizzatori hanno annunciato un sostanzioso aumento del : un +12,3% rispetto allo scorso anno, per un totale di 49,6 milioni di euro! Un ritocco al rialzo per ogni singolo traguardo raggiunto, dal primo turno di qualificazioni al vincitore finale, che incasserà nel singolare femminile e maschile ben 2,3 milioni di euro. Il prize money dei singolari è così suddiviso:
  • Vittoria 2,300,000
  • Finale 1,150,000
  • Semifinale 630,000
  • Quarti di Finale 400.000
  • Ottavi di Finale 240.000
  • Terzo Turno 142.000
  • Secondo Turno 97.000
  • Primo Turno 69.000
  • QUALIFICAZIONI
  • Turno decisivo 34.000
  • Secondo Turno 22.000
  • Primo Turno 16,000

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