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Federer in semifinale, Djokovic out con Berdych

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Aggiornato 18/05/2013 alle 00:26 GMT+2

In meno di un'ora e mezza lo svizzero detta la sua legge al giovane Janowicz: 6-4, 7-6. In numero 1 al mondo Djokovic è invece fermato in 3 set da Berdych: 2-6, 7-5, 6-4 il finale a fare del ceco. Rafael Nadal supera Ferrer in 3 set dopo quasi 3 ore di battaglia: 6-4, 4-6, 6-2. Infine Benoit Paire liquida Marcel Granollers 6-1, 6-0 in meno di un'ora per la sua prima semifinale Masters 1000

Roger Federer mit neuer Kurzhaar-Frisur

Credit Foto Getty Images

Roger FEDERER b. Jerzy JANOWICZ 6-4, 7-6 (2)
La prima volta non si scorda mai. E’ con questa massima di vita che Jerzy Janowicz esce dal centrale degli Internazionali d’Italia. Il polacco gioca bene, lotta, riesce a tenere a bada un fenomeno come Roger Federer a lungo ma, alla fine, esce sconfitto in meno di un’ora e mezza. Come si spiega tutto questo? Semplice, con il grande torneo che sta giocando Federer. Il fenomeno di Basilea è infatti eccezionale, come “spesso”capitatogli in carriera, a leggere i pericoli e le potenzialità dell’avversario e, di conseguenza, a regolare il suo tennis. Contro un bombardiere come Janowicz – ma anche un giocatore in grado di poter scambiare da fondo – Federer tira fuori un primo set impeccabile: solo 6 gratuiti, l’80% di punti vinti con la prima e, soprattutto, il set strappato alla prima palla break – sul 5-4 – concessagli da Janowicz.
Che sia un osso duro però il gigante di Lodz lo dà a vedere soprattutto nel secondo set quando, fresco di una mazzata psicologica del genere, inizia la seconda partita come se nulla fosse. Janowicz è in grado infatti di levare subito il servizio a Federer e, spinto da una prima a velocità di ritiro patente, fare gara di testa fino al 5-4 e servizio. Lì però, succede qualcosa. Nel game decisivo Janowicz ha il primo vero calo del match, tremando al servizio e infilando due doppi falli che saranno fatali. Federer ringrazia, raccoglie, e scappa avanti 6-5. Janowicz questa volta non trema, si conquista il tie-break, ma poi è costretto ad alzare bandiera bianca. Trovato infatti in mini-break iniziale, Federer infila un parzialone di 4 punti consecutivi che, dopo il cambio di campo, si trasformeranno nel 3-0 che permette al basilese di chiudere gioco e partita. Per Janowicz una prima volta che lo fa uscire comunque a testa altra. Per Federer una semifinale contro Paire che, tra tifosi e non, appare davvero solo come una formalità prima del “clasico”contro Rafa Nadal (a sua volta impegnato con berdych). (s.e.)
Tomas BERDYCH b. Novak DJOKOVIC 2-6, 7-5, 6-4
Raccontiamo le due partite del Centrale: nella prima il numero 1 del mondo Novak Djokovic è semplicemente più forte del 6 Atp Tomas Berdych che perde dal serbo per la quattordicesima volta su quindici scontri diretti perché sul servizio di Nole non si gioca mentre Berdych deve faticare oltremodo per scalfire con qualche buona accelerazione il muro del serbo che delizia il pubblico del Centrale con risposte vincenti, stop-volley in allungo e un passante controbalzo in spaccata da circoletto rosso. Primo set in archivio dopo mezz’ora, altri tre servizi a zero e un break a metà del secondo (4-2 Djokovic baciato dal nastro sulla risposta vincente) che sembra un match-point… Sembra, perché poi bisogna commentare la seconda partita in cui Tomas Berdych torna a battere Novak Djokovic undici match dopo la semifinale di Wimbledon 2010: servendo per il match a due punti dalla semifinale Nole va in black-out, Berdych affonda spingendo sempre per l’accelerazione lungolinea e con cinque game consecutivi vince il secondo set 7-5. Altro parziale di 7 game a uno avvilente per il serbo che nel terzo gioco dell’ultimo set cede ancora il servizio: i game di Djokovic diventano maledettamente complicati con il ceco a due punti dal match sul 5-3 e in ipoteca con gli ace e il 92% dei punti con la prima di servizio. Berdych chiude la rete in serve and volley, disegna i rally migliori per lo smash e chiude sul quarto match-point con l’ultimo dei 9 ace. Due partite, due esiti: quello pro Berdych il più inatteso e definitivo.
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Tomas Berdych (l.) besiegt Novak Djokovic

Credit Foto SID

Rafael NADAL b. David FERRER 6-4, 4-6, 6-2
Solita battaglia, ma questa volta decisamente sotto tono, e solita vittoria di Rafael Nadal che batte David Ferrer per la diciannovesima volta in ventitre incontri, la terza quest’anno e sempre su terra rossa dopo la finale di Acapulco e i quarti di finale di una settimana fa a Madrid. Ferrer soffre il connazionale ma la novità è che, pur dilapidando un 4-0 parziale del secondo set con doppio fallo sul primo set-point, il valenciano riesce almeno a invertire una rotta contro un Nadal lento, disunito e con un servizio avvilente (percentuali punti sotto il 50% anche con la prima) per tutta la seconda partita. Sul 4-5 secondo set Nadal serve finalmente cinque prime su cinque con primo ace ma Rafa è sempre troppo indolente nel togliersi dal rimbalzo e Ferrer rinsavisce baciato dal nastro chiudendo con il punto più bello della partita, ovvero prendendole tutte da fondo campo per il passante in recupero. Facciamo un passo indietro per commentare un primo set di tennis approssimativo, con il doppio degli errori gratuiti sui rari vincenti per entrambi e 0/6 Ferrer nei break-point, e poi uno avanti per l’esegesi di un ultimo set invece finalmente bello anche se soltanto per 3 game: subito due palle break Ferrer che in trance agonistica gioca come sul cornicione attaccando tutti i quindici ma Nadal alza il muro, manda David fuori giri e con due break consecutivi sale 5-1 contro un giocatore che non ha la sfrontatezza (né le variazioni) di Gulbis per provare un’altra rimonta e farà giusto in tempo a fallire la tredicesima palla break su 16 prima dell’esecuzione dopo quasi 3 ore. Per Nadal 6 set in due giorni e Tomas Berdych in semifinale: il ceco non lo batte dal 2006 ma prima d’oggi non aveva mai battuto nemmeno Djokovic da quando il serbo è leader mondiale: la difesa del titolo a Roma è già più complicata del previsto…
Benoit PAIRE b. Marcel GRANOLLERS 6-1, 6-0
Quello tra gli outsider del torneo doveva essere il match di quarti di finale più equilibrato del Foro Italico e invece nell’incontro che apre il programma della Supertennis Arena non c’è partita perché Benoit Paire scherza Marcel Granollers, che degli Internazionali Bnl d’Italia è campione in carica di doppio con Marc Lopez, 6-1 6-0 in 54 minuti per la sua prima semifinale in un Masters 1000. Il francese numero 36 mondiale ha eliminato ieri - per un’altra prima volta della sua carriera contro un top-ten - Juan Martin Del Potro in due set mentre Granollers, spagnolo n°37 Atp, aveva negli ultimi giorni giovato del ritiro di Andy Murray (vincendo comunque un set) e del “suicidio” sportivo di Jeremy Chardy che agli ottavi ha servito per il match e chiuso tre game più tardi con un doppio fallo sul match-point. Il commento della partita sarebbe anche superfluo: Paire chiude in contropiede il 3-0 iniziale con 9 punti consecutivi e il 5-0 con un parziale di 22/8 nonostante un avvilente 35% di prime in campo. Primo set in 27 minuti e game, set and match in meno di un’ora con 31 vincenti (56/31 punti) e un’accademia di risposte in allungo, passanti di rovescio e dritti lungolinea in corsa nella seconda partita.
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