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Tennis, Jannik Sinner: "Potrebbe essere stato il mio anno migliore: ho giocato e vinto tanto, crescendo al servizio"

DaOAsport

Aggiornato 24/12/2022 alle 17:09 GMT+1

TENNIS - Jannik Sinner ha raggiunto i quarti di finale in tre prove dello Slam, ma ha dovuto fare i conti con molteplici infortuni e problemi fisici; non per questo dà un giudizio negativo alla propria stagione.

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Jannik Sinner si sta preparando per la nuova stagione, che incomincerà il prossimo 2 gennaio con il torneo ATP 250 di Adelaide. Il tennista italiano scalderà i motori in vista degli Australian Open, primo Slam dell’anno che andrà in scena un paio di settimane più tardi sul cemento di Melbourne. L’altoatesino, che trascorrerà il Natale a Sesto Pusteria prima di trasfersi in Oceania, ha tracciato un bilancio sul suo 2022 in un’intervista concessa al Corriere del Veneto.
Jannik Sinner ha raggiunto i quarti di finale in tre prove dello Slam, ma ha dovuto fare i conti con molteplici infortuni e problemi fisici: “La stagione è stata complicata, non lo nascondo. Eppure, nonostante tutto, ci sono tanti aspetti positivi che mi porto nel nuovo anno. Il punto è che vari problemini fisici mi hanno fermato sul più bello in tornei importanti. Agli ottavi di Parigi, ma anche ai quarti di Miami e Roma. La gente ricorda questo e anch’io ci penso. Ma poi faccio un’analisi più complessiva e razionale e come dicevo, la stagione pur difficile e complicata, ha tanto di positivo”.
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L’azzurro ha poi proseguito:Paradossalmente potrebbe essere stato il mio anno migliore, perché ho continuato a lavorare duramente e ho giocato tante partite di alto livello, molte le ho vinte. Ho raggiunto i quarti in tre Slam e in tre Masters 1000, ho vinto il titolo a Umago battendo Alcaraz, che è stato il miglior giocatore dell’anno. Mi sono misurato sempre contro i più forti e questo è un bagaglio di esperienza fondamentale che mi ha arricchito rispetto agli altri anni. Sì, sui cinque set sono molto competitivo, lì conta tantissimo il fattore mentale e fisico. In questo senso credo di aver raggiunto un grado di esperienza importante e che mi dà grande fiducia”.
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Una riflessione sul suo cammino a Wimbledon, dove si è spinto fino ai quarti di finale: “In effetti non avevo mai vinto una partita su quella superficie e avevo pochissima esperienza. E invece ho battuto giocatori fortissimi come Wawrinka, Isner e Alcaraz, prima di perdere in cinque set contro Djokovic, che poi avrebbe vinto il torneo per la settima volta. Il paragone con Agassi è un complimento enorme. Non mi pongo limiti, il mio obiettivo è aumentare ancora di più la confidenza di gioco sull’erba, più la conosco e più possiamo diventare… amici”.
Il 21enne si è soffermato sui progressi effettuati: “Sono cresciuto al servizio, nel gioco a rete e più in generale nelle variazioni. La velocità della mia prima di servizio è migliorata, ho fatto più aces e servizi vincenti. Abbiamo lavorato sulla tecnica della volée e soprattutto sul timing tra attacco e volée. Tatticamente abbiamo aggiunto delle variazioni come la smorzata e il serve and volley. L’importante è capire in che momento dello scambio o del punteggio utilizzarle. Per questo non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione“. L’obiettivo del 2023 sembra già essere delineato: “Certamente punto ad essere presente alle Nitto ATP Finals di Torino, davanti al pubblico italiano. Significherebbe essere nei migliori otto giocatori dell’anno e aver disputato una buonissima stagione”.
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