Tennis, le pagelle del 2025: dal fenomeno Sinner alla magica rivalità con Alcaraz, dalla conferma di Jasmine Paolini alle gioie del tennis italiano

TENNIS, PAGELLE 2025 - 10 voti ai protagonisti - in positivo e in negativo - del tennis del 2025: dall'annata indimenticabile della racchetta italiana spinta dal solito e clamoroso Sinner, alla splendida rivalità di Jannik con Carlos Alcaraz. Ma anche Jasmine Paolini, Aryna Sabalenka, Novak Djokovic e Daniil Medvedev. Il pagellone alla stagione tennistica appena conclusa.

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Voto 10… Alla rivalità Sinner-Alcaraz

Perché questo 2025 - ancor più dell’anno scorso - ha regalato per davvero delle Federer-Nadal vibes. Per come si completano in campo e per il rapporto fuori; perché la finale di Parigi è stata epica, così come enorme è stata la rivincita immediata di Jannik a Wimbledon. Perché come Rafa e Roger hanno fatto nei loro primi capitoli, l’asticella si alza lasciando gli altri sempre più distanti. Si sono divisi di nuovo gli Slam e si sono incrociati anche nel quinto torneo più importante, le ATP Finals. Li abbiamo visti anche da vicino, a Roma. La rivalità sportiva è, insomma, definitivamente decollata, per uno spettacolo che ormai è sempre assicurato. Non diamolo mai per scontato. Ma godiamocelo, finché c’è. Nell’attesa, magari, che un terzo possa avvicinarsi e mischiare un po’ le carte. Nel frattempo, alla voce Sincaraz, registriamo i continui show.
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Voto 9,5… A Jannik Sinner

…Che replica il voto della passata stagione, perché come nella passata stagione la sensazione è che il picco di Jannik ancora non sia arrivato, che possa fare addirittura più di così. Ci spingiamo però alle quote altissime della scala in quanto ciò che abbiamo visto è stato tutt’altro che scontato. Sinner ha vinto in Australia dentro uno spogliatoio dal clima ostile - la famosa dichiarazione "mi guardavano in modo strano" - e ha gestito i tre mesi di purgatorio tornando più forte di prima. Ha fatto finale in sostanza ovunque abbia messo piede, se non ad Halle e Shanghai: parentesi francamente trascurabili. Non ha chiuso da n°1 solo perché la matematica gliel’ha impedito, ma saltando quattro Masters 1000 ci è andato comunque vicinissimo. Un atleta superiore ma soprattutto una mente superiore. E la seconda caratteristica è ancor meglio della prima, fidatevi. Che dobbiamo dire al buon Jannik se non ‘chapeau’?

Voto 8,5... A Jasmine Paolini

In molti a un certo punto dell’anno avevano storto il naso, perché il 2024 aveva regalato due finali Slam consecutive - Roland Garros e Wimbledon - e si sa, l’italiano medio ormai è grande esperto di tennis e spinto dagli standard sinneriani ci aveva fatto la bocca buona. Qualcuno così aveva abbozzato al bluff, facendo piovere commenti decisamente poco carini su Paolini e sulle sue discusse scelte dell'anno. La verità però è che anche nel 2025, Jasmine, ha fatto i numeri. Perché se è vero che sono mancati i risultati negli Slam, sono arrivati altrove. Su tutti agli Internazionali d’Italia, che un’azzurra non alzava al cielo di Roma da 40 anni. E poi, con tutto il resto. D’altra parte la corsa è culminata di nuovo tra le migliori 8 del mondo, alle WTA Finals, sia in singolare che in doppio. Insomma: ad avercene di annate come questa. Brava Jasmine. Tutto il resto - per dirla alla Califano - è noia.
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Jasmine Paolini sorride con il trofeo vinto agli Internazionali d'Italia 2025

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Voto 8... Ad Aryna Sabalenka

Colei che ha vinto più partite di tutte, 63. Colei che ha vinto più partite Slam di tutte, 23. Colei che ha battuto più Top 10 in stagione, 15. Colei che ha battuto più Top 5 in stagione, 8. Colei che ha conquistato più punti nei tornei più importanti (Slam e 1000), 9980. Colei che ha vinto più tornei di tutte, 4. I numeri da questo punto di vista non mentono: la più forte del 2025 è stata ancora Aryna Sabalenka. Eppure, la sua stagione, ci è conclusa in qualche modo con un pizzico di amaro in bocca. Perché ha perso due finali Slam sulle tre disputate; e perché ha perso anche lo showdown finale delle WTA Finals. Insomma, per essere stata una così dominante ha paradossalmente vinto poco. O meno di quanto avrebbe dovuto, numeri alla mano. La stagione chiaramente resta eccellente. Ma, ne siamo certi, la stessa Aryna, la riguarderà con un pizzico di amaro in bocca.
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Aryna Sabalenka

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Voto 7,5… A Novak Djokovic

Tredici tornei giocati, 2 titoli, una finale 1000 ma soprattutto quattro semifinali Slam. Sconfitto qui dentro, quando contava, solo da Jannik Sinner o Carlos Alcaraz. Fa specie che a 38 primavere il più forte negli Slam dopo il n°1 e n°2 del mondo sia stato ancora Novak Djokovic. Perché questo, alla fine, è ciò che ci ha detto il 2025 del tennis maschile. Una stagione dove il serbo insomma è stato sempre lì quando contava, ma dove al tempo stesso il campo ci ha raccontato essere sempre più distante dai primi due. A quell’inevitabile legge a cui tutti dobbiamo rispondere: l’inesorabile scorrere del tempo. Una regola divina a cui il serbo continua opporsi con tutto se stesso. Di questo gli va dato atto e merito. Perché potrebbe godersi la seconda parte della sua vita, non ha più nulla da dimostrare. E invece, anche quest’anno, Djokovic è rimasto lì a sfidare tutti. Ma in primis a sfidare soprattutto sé stesso.
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Novak Djokovic

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Voto 5… Ad Alexander Zverev

"Estremamente deludente". Rispondeva così al sottoscritto Sascha Zverev nel momento in cui gli veniva chiesto che voto avrebbe dato a questa sua stagione. Perché se è vero che numeri alla mano, nel 2025, è stato il più forte dopo Alcaraz e Sinner, altrettanto vero è che non sempre i dati raccontato tutto. A eccezione dell’Australia - aiutato dall’infortunio di Djokovic in semifinale - e dell’ATP 500 vinto a Monaco di Baviera, Zverev ha soprattutto deluso. Si è sciolto di fronte all’opportunità di diventare n°1 del mondo nella prima parte di stagione, quando Alcaraz giocava distratto e con Sinner costretto a guardare gli altri. E non ne ha più imbroccata una da lì in poi, perdendo più o meno da tutti ogni qualvolta è contato davvero qualcosa. Un '3' farlocco, a voler essere un po’ cattivi ma poi neanche troppo. Ma qui i numeri sì che non mentono: tra lui e Sinner ci sono più punti - 6340 - che tra lui e il n°1000 del mondo - 5143. Più che un gap, il Grand Canyon.
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Alexander Zverev si mangia la racchetta dalla rabbia durante le ATP Finals 2025, Torino

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Voto 4… A Daniil Medvedev

Solo tre anni fa Daniil Medvedev era il n°1 del mondo. Eppure sembra passata una vita, con il tennis travolto dall’esplosione del fenomeno Sincaraz. E così il buon Daniil si è perso, smascherato di fronte a un tennis - il suo - a cui tanti hanno trovato soluzione. Il 2025 si è così chiuso appena fuori dai 10 - al n°13 - ma la prospettiva sarebbe anche potuta essere peggiore, perché dopo lo US Open il russo era crollato alla posizione n°18. Solo una discreta campagna in Cina e il successivo viaggio ad Almaty hanno un po’ tamponato le cose, ma quando è contato davvero Daniil quest’anno ha fatto i disastri: il secondo turno in Australia, e poi il primo a Parigi, Wimbledon e New York, quest’ultimo culminato con uno show di cattivo gusto cui il diretto interessato di recente ha dichiarato di essersi pentito in un’intervista ai russi di Bolshe! La domanda alla fine dell’anno per Medvedev è solo questa: adesso che si fa? Si prova a cambiare un po’ il modo di interpretare il tennis, accettando il rischio, oppure si continua a vivacchiare lì tra i 10 e i 20?

Voto 3… Al buco dietro Jannik e Carlos

Perché se il '3' è Zverev di cui già abbiamo scritto, dove sono stati tutti gli altri? Dal devastante crollo di Tsitsipas che ha chiuso addirittura da 34 ai vari Fritz, Shelton, Draper, Ruud, Rune e compagnia varia. Chi bloccato da infortuni più o meno gravi, chi semplicemente mai all’altezza, per tutta questa fascia di giocatori è apparsa evidente, cristallina, l’incapacità di sostenere i ritmi imposti dai due davanti. Facendo così sfigurare un po’ una fascia una volta decisamente più competitiva. Perché se è vero che i vari Berdych, Ferrer, Tsonga dai Fab3 alla fine perdevano sempre, altrettanto vero è che agli appuntamenti più importanti questi ex tennisti arrivavano sempre. E invece i ragazzi di oggi, spesso, si sono persi prima. Volete sapere allora chi è il giocatore ad aver vinto più titoli dopo Sinner e Alcaraz negli ultimi due anni? Bublik. Serve altro? Non credo.

Voto 2… Al tennis francese maschile

Senza Slam da Noah, ormai 42 anni. Senza un 1000 vinto da 11 anni, l'ultimo resta Tsonga in Canada nel 2014 - e il buon Rinderknech a Shanghai è riuscito a farsi fregare dal cugino monegasco. Ma soprattutto senza un giocatore in grado di chiudere la stagione nei primi 20 - il migliore, proprio Rinderknech, l'ha fatto da 29. D'accordo - direte voi - ma il miglior prospetto si è infortunato a maggio (Arthur Fils). Vero, ma l’annata 2025 del tennis maschile francese va comunque in archivio alla voce ‘disastro’. Perché il movimento che prima produceva eccellenti giocatori e in cui mancava ‘il fuoriclasse’, adesso fa fatica a produrre anche quelli. Un’annata di crisi, insomma. In attesa che quel Moïse Kouamé - classe 2009, 16 anni, quest'anno ha preso i primi punti ATP - suggeritoci da Ivan Ljubicic durante una chiacchierata, magari, possa arrivare a fare da salvatore della patria. Tutto il resto, per ora, però, è un mare di lacrime.
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Außer Gefecht: Arthur Fils

Credit Foto SID

Voto 10-bis... All'Italia del tennis

Bis perché un 10 in questo pagellone già c'era. E bis perché anche l'anno scorso avevamo chiuso così, in bellezza, il nostro pagellone. Tocca ripetersi e lo facciamo col sorriso sulle labbra. Perché il tennis italiano, effettivamente, è di nuovo lì, davanti a tutti. Un tennis che si è ripetuto in Cina, con le ragazze. Così come a Bologna, nonostante l’assenza di Sinner e Musetti. L’Italia ha centrato un back to back sia in BJK Cup che in Coppa Davis che è storia assoluta, roba d’elite. Nell’intera nobile storia di questa disciplina infatti solo in altri 3 casi due nazioni furono in grado di vincere Davis e FedCup/BJK Cup per due anni consecutivi: l’Australia nel 1964 e 1965 e gli Stati Uniti nel 1978 e 1979, e nel 1981 e 1982. Fine. Che aggiungere d’altro? Beh, che Musetti ha raggiunto le ATP Finals. Che Darderi ha chiuso da 26 del mondo con tre titoli in stagione e non ha nemmeno trovato spazio in Coppa Davis. Che Cobolli ha chiuso a ridosso della Top 20. Che ci sono stati un sacco di tennisti, soprattutto nel maschile, sempre lì a giocarsi le fasi chiave di un torneo in ogni singola settimana. Insomma, i più forti siamo stati ancora noi.
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Il 2025 di Jannik Sinner in cifre, i numeri della sua grandezza

Video credit: Eurosport


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