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Tennis, Matteo Berrettini: "Gli infortuni mi hanno tolto il piacere di giocare"

DaOAsport

Pubblicato 23/04/2023 alle 09:35 GMT+2

TENNIS - Il tennista romano sul momento delicato causa infortunio agli addominali: "Spero di recuperare la gioia di giocare a tennis. L’anno scorso ho dovuto saltare la stagione della terra rossa e vorrei rifarmi. L’obiettivo è far bene nei grandi tornei: quelli a cui tengo di più sono gli Internazionali d’Italia e Wimbledon"

Matteo Berrettini, Monte Carlo 2023

Credit Foto Getty Images

Prosegue il non semplice 2023 di Matteo Berrettini che, tra problemi fisici e un momento non propriamente brillante a livello tennistico, cerca di rimettere in carreggiata una carriera che, fino a 12 mesi fa procedeva spedita e senza intoppi, mentre ora sta procurando parecchi grattacapi al nostro portacolori. Ultima notizia in ordine cronologico, il forfait dal Masters 1000 di Madrid dopo aver partecipato a quello di Montecarlo. In poche parole, il tennista romano prosegue nelle sue difficoltà. Una spiegazione su cosa stia accadendo, tuttavia, sembra però essersela data. Lo ha raccontato a Style - Corriere della Sera:
“Gli ultimi due anni sono stati pieni di vittorie ma anche molto stancanti. Gli infortuni, poi, mi hanno fatto perdere il piacere del gioco, perché scendevo in campo pensando di dover recuperare il tempo perso. Ora spero di recuperare la gioia di giocare a tennis. L’anno scorso ho dovuto saltare la stagione della terra rossa e vorrei rifarmi. L’obiettivo è far bene nei grandi tornei: quelli a cui tengo di più sono gli Internazionali d’Italia e Wimbledon”.

Sul rapporto con il mental coach Stefano Massari

“Condividiamo un percorso lungo dieci anni e nel frattempo il livello si è alzato, la tensione è aumentata. Lavoriamo sulla gestione dei momenti sia in campo che fuori, un lavoro bello perché si evolve nel tempo”.

Sugli amici e l'extra campo

“Quelli storici sono sempre gli stessi anche se ci vediamo raramente. Grazie al tennis, poi, ho conosciuto persone che lavorano in altri ambiti ma con cui ho molto in comune, come Alessandro Borghi o Marracash. Facciamo vite differenti e forse proprio per questo riusciamo a parlare di tutto, dalle cose futili a quelle più profonde. Mio fratello Jacopo? A lui devo tanto perché è stato lui a convincermi a giocare a tennis quando avevo 7 anni. Siamo diversi, io un po’ nerd lui da sempre malato di sport, ma ci incastriamo bene. E condividiamo tutto, sia momenti belli sia quelli brutti: ad Acapulco, quando pensavo di essermi fatto male sul serio, abbiamo passato ore sdraiati sul letto a fissare il soffitto”.

Sulla relazione con Melissa Satta

“Considerarla una distrazione per la mia carriera è assolutamente irrispettoso. Sarebbe come dire che un giornalista scrive articoli peggiori perché ha moglie e figli: non ha senso, no?”.
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