Lo US Open riscopre Caroline Wozniacki

da NEW YORK – Prima di questo US Open il 2016 di Caroline Wozniacki recitava una semifinale ad Auckland a inizio gennaio. Poi, da Indian Wells in poi, ma più di 2 partite vinte in un torneo per un 2016 che definire disastroso appariva quasi riduttivo per una che in carriera aveva chiuso due anni da numero 1 del mondo.

E ad ampliare lo sguardo anche un po’ più in là non andava tanto meglio. Due quarti di finale nelle ultime 18 partecipazioni nei tornei dello slam; statistica che evidentemente comprendeva anche la mosca bianca della finale qui a New York raggiunta – e persa dall’amica Serena – proprio due anni fa.

Ma evidentemente New York sa regalare energie in più a una delle sue cittadine – la Wozniacki qui ha un appartamento in Union Square – e da questo US Open la portabandiera della Danimarca alle ultime Olimpiadi sta tornando a dare un senso alla sua presenza in campo. Dopo le tante scoppole subite più o meno da tutte lungo il corso della peggiore delle sue annate, il successo anche sulla testa di serie numero 8 Madison Keys ha regalato alla Wozniacki un insperato quarto di finale.

E’ stata una partita molto, molto positiva quella di Caroline. Una prestazione degna dei giorni migliori, almeno dal punto di vista della solidità. Sono bastati solo 3 break in tutta la partita alla danese per gestire il vantaggio e resistere ai tentativi di ritorno di una Keys troppo fallosa per poter pensare di strappare qualcosa a un’avversaria invece così quadrata (solo 7 non forzati in tutta la partita!).

Una condizione, questa della Wozniacki, che non deve passare inosservata in questa parte di tabellone così incerta. Il cammino della danese infatti potrebbe non essere giunto al capolinea. Nei quarti la bella Caroline affronterà la sorpresa Anastasija Sevastova e la Wozniacki, a questo match, non si presenta certo da sfavorita.

Insomma, occhio alla tennista danese perché il destino a volte si presenta come il più inaspettato degli ospiti. Dopo una vita a cercare quell’affermazione in un major mai arrivata, stai a vedere che la Wozniacki ci possa andare vicino nell’anno in cui nessuno avrebbe puntato su di lei nemmeno pochi spicci. (s.e)

Il tennis lettone può sorridere grazie a Anastasija Sevastova che elimina Johanna Konta e accede ai quarti di finale di uno Slam per la prima volta in carriera. Aveva giocato a New York nel 2011 uscendo al primo turno, ma questa edizione si sta trasformando in una favola per la 26enne di Liepāja. Aveva appeso la racchetta al chiodo, ma il tennis è anche e soprattutto testa come dimostra la sua rinascita. Tornata tra le prime 100 in un anno, la Sevastova, tanto severa con se stessa da autopunirsi dopo qualche errore gratuito di troppo, ha messo in fila la Muguruza prima di sorprendere anche la testa di serie numero 13 con il 6-4, 7-5 del suo riscatto. È la prima tennista lettone a conquistare un posto tra le migliori otto in uno Slam dai tempi di Larisa Savchenko. Correva l’anno 1994 a Wimbledon. Guai a smettere di sognare. (a.d)

“Sono tornata tra le prime 100 in un anno, non me lo sarei mai aspettato. La vita è divertente, non si sa mai quello che ti riserva”