Amici di Eurosport buonasera e benvenuti agli US Open 2019. E' il grande giorno di Matteo Berrettini che affronta Andrey Rublev agli ottavi di finale. Un saluto da Alessandro DINOIA

15-40, subito due palle-break per Berrettini ma Rublev le cancella: è partito bene l'azzurro che costringe il russo a prendersi dei rischi

Primo game Berrettini! Profondo, sia con il dritto che con il rovescio: Matteo è caldo

SI PARTE!

I protagonisti hanno completato il riscaldamento. Siete pronti? Commentate il match anche su Twitter @AlessandroDinoi

2 titoli quest'anno per Berrettini: sulla terra di Budapest e sull'erba di Stoccarda (tre in carriera con quello di Gstaad della scorsa stagione). Nessun titolo nel 2019 per Rublev, l'unico risale al 2017, estate della sua esplosione, a Umago

Il match di Matteo Berrettini è in onda su Eurosport 2 ed Eurosport Player!

Quasi coetanei eppure così diversi, anzi inversamente proporzionali sul cammino che li porta alla sfida di New York. Precoce Rublev, ai quarti degli US Open da teen-ager (2017) e oggi tornato a splendere al sole dell'estate americana. Cerebrale Berrettini nel suo (ora) implacabile percorso di formazione.

Rublev, invece, ha eliminato Tsitsipas per 6-4 6-7(5) 7-6(7) 7-5; Simon 6-2 rit. e Kyrgios 7-6(5) 7-6(5) 6-3

Torniamo ora al campo. Berrettini è agli ottavi ma non aveva mai vinto un match sul cemento negli Slam... Il suo percorso è stato contraddistinto da successi in quattro set con la costante del terzo parziale lasciato per strada. 6-4, 6-3, 2-6, 6-2 a Gasquet, a Thompson 7-5, 7-6(5), 4-6, 6-1 e a Popyrin 6-4 6-4 6-7(3) 7-6(2)

Scopriamo qualcosa in più su Matteo Berrettini: quali sono le sue passioni?

Il primo italiano a raggiungere gli ottavi di finale consecutivamente a Wimbledon e agli US Open si presenta sul Louis Armstrong contro Andrey Rublev. Ci sono due precedenti (Gstaad 2018 favorevole all'azzurro e Marsiglia 2019 con vittoria del russo). Rublev, che nel 2017 approdò ai quarti a New York, vuole ripetersi mentre il tennista romano cercherà di scoprire lidi inesplorati. Forza Matteo!