Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Juan Martin Del Potro: ennesimo miracolo, ennesima partita epica. Battuto Thiem al 5°

Simone Eterno

Aggiornato 05/09/2017 alle 03:33 GMT+2

L'argentino, completamente steso dai problemi fisici, perde i primi due set 6-1, 6-2. Poi succede il miracolo e con una rimonta di puro cuore - e grazie all'aiuto di Thiem - Del Potro gira la storia. Finisce 1-6, 2-6, 6-1, 7-6, 6-4 dopo più di 3 ore e mezza di partita. Ora per lui Federer o Kohlschreiber.

Juan Martin del Potro, US Open 2017

Credit Foto Getty Images

da NEW YORK - Ancor prima di cominciare il racconto di una delle partite più epiche di questa stagione, c’è una statistica che dovete prendere in considerazione: Juan Martin Del Potro ci ha messo 13 giochi prima di colpire il primo vincente.
Per due set, infatti, la partita non è nemmeno esistita. Complice i soliti problemi fisici di Juan Martin, atleta tanto strepitoso quanto sfortunato nella sua sorte, è stato preso a pallate da un Dominic Thiem in grado di fare il bello e il cattivo tempo. Del Potro infatti non spingeva al servizio e perdeva ogni singolo scambio. E non solo sul rovescio – lato di campo storicamente debole dell’argentino – quanto anche sul dritto. Tredici game, appunto, per mette in campo il primo vincente. Due set – strapersi – che avevano fatto uscire quasi tutti i cronisti dal Grandstand. Chi vi scrivere questo articolo compreso.
Poi, però, ancora una volta, è successo qualcosa che nessuno credeva possibile. E Juan Martin Del Potro – come nell’epica di un famosissimo anime giapponese passato per anni da Italia 1 – ha raccolto ‘l’energia sferica’ necessaria da chi gli stava intorno, in uno stadio a tine argentine che si è dimostrato la vera batteria salvavita del guerriero Juan Martin. Dall’innocuo break nel secondo game del terzo set è nata una rimonta prima impensabile, poi incredibile, successivamente quasi compromessa, e infine concretizzatasi contro ogni più roseo pronostico.
Complice un Dominic Thiem incapace, nel quarto set – dopo la pausa presasi nel terzo, scappato per 6-1 – di trovare la lucidità giusta per capire che il pericolo era tornato per davvero. Del Potro è piano piano rientrato in partita, affidandosi a quel dritto che usciva di metri nel primo set… E che invece, da metà del terzo set in poi, iniziava a stare sempre di più in campo.
L’austriaco però, nonostante questo, è prima finito sotto di un break ma poi il break prima l’ha ripreso e poi l’ha piazzato, ritrovandosi sul 5-3 con il servizio buono per chiudere i giochi e con quelli la favola dell’argentino. Sul 30-0 Thiem, però, il segnale di una volontà divina: un passante lungolinea in corsa di rovescio di Juan Martin Del Potro. Colpo sì e no giocato con successo una ventina di volte in carriera. E siamo generosi.
Lì sono comparsi i primi fantasmi dell’austriaco, che si sono concretizzati totalmente quando di fronte a due match point sul 5-4, Del Potro ha sparato due ace consecutivi. Il black-out austriaco da quel punto è stato totale. Thiem ha smesso di cercare il rovescio dell’avversario, Del Potro ha spinto ogni cosa e nella bolgia di un Grandstand in versione Coppa Davis a Buenos Aires, l’austriaco ha visto scappar via il tie-break, senza nemmeno accorgersi, per 7 punti a 1.
picture

Juan Martin del Potro, US Open 2017

Credit Foto Getty Images

Il quinto set a quel punto aveva una trama già scritta. Copione cui Thiem ha provato a opporsi dopo una bella rinfrescata del viso e delle idee, ma che non è comunque servita a cancellare ciò che ormai era inevitabile: la rinascita dell’eroe dalla proprie ceneri. Per quanto infatti il tennis dell’austriaco sia tornato lucido nel quinto set – con la ricerca ossessiva del dritto di Del Potro – l’argentino era a quel punto in trance agonistica. Una resistenza strenua che ha permesso a Juan Martin di reggere lo scambio fino a trovare, quando possibile, il momento giusto per spostarsi sul dritto e fare i buchi nel campo dell’avversario. Apoteosi compiutasi nel decimo e ultimo game della partita, con un finale quasi fin troppo crudele per Thiem, a cui prima viene chiamata fuori una palla dubbia – sulla quale non ha più challenge da giocarsi – e che poi lo vede compiere doppio fallo proprio dopo l’arrivo di una verifica chiesta da Del Potro.
Insomma, dopo 3 ore e 35 – di cui un’ora e 13 passata fuori dal campo – Del Potro vince e vola ai quarti di finale dello US Open, difendendo il risultato ottenuto qui lo scorso anno. A fermarlo – in una partita dove si presentò privo di forse – fu Stan Wawrinka. Mercoledì toccherà a Roger Federer. Il finale pare già scritto. Ma fare pronostici di senso con Del Potro è diventato impossibile. Non sia mai che riesca a trovare nuove energie in qualche parte del globo...
picture

US Open 2017: Del Potro-Thiem, gli highlights

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità