Prima la lezione, poi la lotta: Roberta Vinci vola agli ottavi di finale

da NEW YORK – La reazione tedesca questa volta è stata rispedita al mittente. Fantasmi nella testa della Vinci, con un pensiero che sarà senza dubbio passato all’ultimo Australian Open, quando dopo aver scherzato Anna-Lena Friedsam nel 1° set, si ritrovò a essere beffata sul più bello. E’ successo così anche oggi, ma questa volta il finale è stato diverso: la classe 1995 Carina Witthoeft non è riuscita nel ribaltone che piazzò la collega tedesca in quel di Melborune; e del tentativo di rimonta della bella Carina restano solo gli applausi per averci provato.

Brava Roberta a chiudere in un angolino tutti gli spettri e a reagire da subito in quell’inizio di terzo set che con il break preso è stato davvero fondamentale. Ma meglio ancora è stata quando sul 3-3 del terzo, con il nuovo controbreak della Witthoeft, ha piazzato nel 7° game l’immediato allungo, mettendo lì – e in maniera definitiva – la parola fine alle ostilità.

Il resto della mattinata era stato un one-woman-show di Roberta, che nel primo set ha mandato ‘ai pazzi’ l’avversaria con 31 minuti di attacchi, variazioni e discese da scuola tennis. E tanto diverso non era stato nemmeno il secondo set, quando fino al 4-2 a dettare leggere era stata comunque l’azzurra. Poi, però, il piccolo passaggio a vuoto che unito a un paio di grandi soluzioni della Witthoeft, scrivevano 4 game di seguito a favore della tedesca; e così, da 2 punti alla vittoria, a un 5-7 che premiava la classe 1995 teutonica e portava in scena il secondo atto dello spettacolo, ovvero la battaglia.

Lotta però, come anticipato, che questa volta è stata vinta da una ancor più saggia Roberta per un accesso agli ottavi di finale ampiamente meritato. A sfidare la Vinci ci sarà una tra Cibulkova e Tsurenko. Da domenica si inizia davvero a fare sul serio. Ma Roberta, qui, tendine d’Achille permettendo, può essere una minaccia per tutti. A parlare è il curriculum…