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Clamoroso agli US Open: John Millman elimina Roger Federer!

Simone Eterno

Aggiornato 04/09/2018 alle 07:39 GMT+2

L'australiano, già giustiziere di Fognini al secondo turno, supera uno spento Federer con una solidissima e gagliarda partita: 3-6, 7-5, 7-6, 7-6 il punteggio. Millman non aveva mai battuto un Top10 in carriera, Federer non aveva mai perso con un giocatore fuori dai 50 del mondo allo US Open. A sfidare così Djokovic ai quarti di finale sarà il tennista australiano.

Roger Federer - US Open 2018

Credit Foto Getty Images

dall'inviato a New York - Il tennis in fondo è uno sport molto semplice: quando un avversario non sbaglia quasi mai mentre l'altro lo fa di frequente, il risultato diventa facilmente prevedibile. Meno prevedibile è il fatto che il primo di questi, questa notte, fosse John Millman; mentre l'altro - ovvero quello che sbagliava di continuo - era il 20 volte campione slam Roger Federer.
E così, un match presentato da tutti come un'inezia, come una sorta di formalità per lo svizzero prima della supersfida con Djokovic, si è in realtà trasformato nelle più difficile delle battaglie.
Già perché dentro il catino dell'Arthur Ashe, in una serata di caldo umido e aria a tratti irrespirabile, Roger Federer è incappato in una delle peggiori prestazioni dell'anno: malissimo al servizio, spento dal fondo, con le idee poco chiare sul da farsi e soprattutto molto, molto falloso.
Alla fine della partita saranno infatti 77 gli errori non forzati di Federer, per un match che dopo il buonissimo inizio, si è clamorosamente stortato quando qualcuno tra i colleghi in sala stampa - vi riveliamo questo segreto - aveva anche già levato le tende.
Federer infatti era avanti di un break anche nel secondo set; e sul 5-4 e servizio sembrava dovesse chiudere facilmente la sua pratica. Dai due set point scappati via però è iniziato un lento e inesorabile declino che ha portato poi lo svizzero ad abbandonare lo US Open nella più impensabile delle occasioni.
Federer infatti è andato completamente in tilt: sia dal punto di vista del gioco che della lucidità delle sue scelte. Punto dopo punto, game dopo game, lo svizzero non è riuscito a trovare una soluzione a quanto sottolineato fin dalla prima riga: trovare un modo di scardinare la solida resistenza dal fondo di un avversario mai domo.
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Millman US Open 2018

Credit Foto Getty Images

Una solidità che noi italiani avevamo già visto 4 giorni fa sul campo 5 e che aveva avuto medesimo effetto anche con Fabio Fognini. Non si credeva, però, che tale partita John Millman la potesse replicare anche sul centrale e contro il tennista più amato di sempre.
Così invece è stato e piano-piano è iniziata l'incredibile rimonta di Millman. Prima con il set strappato infilando 4 giochi consecutivi - dal 3-5 al 7-5 - e poi con i due set finali, condotti con gelida lucidità.
Federer, invece, di questa, ne ha avuta pochissima. Incredibilmente falloso dal fondo, lo svizzero ha provato a buttarsi a rete ogni qualvolta fosse possibile, trovando però fino all'ultimo quindici l'implacabile velocità di un giocatore in stato di grazia. Millman ha passato come mai in carriera e risposto presente a tutte le smorzate di Federer. In tutto ciò lo svizzero, nel terzo (e decisivo set per gli equilibri della partita) è anche riuscito a non sfruttare un set point, affossando la risposta su una seconda del giocatore australiano, che ha chiuso poi il conto per 9 punti a 7.
Il resto è stato un finale illusorio. Ancora avanti di un break a metà quarto, Federer si è fatto immediatamente riagganciare, alzando bandiera bianca in uno dei peggiori tie-break giocati nella sua storia recente (Millman avanti 6-1, poi chiuso per 7 punti a 3).
Millman completa così la partita perfetta levandosi la soddisfazione di battere il primo Top10 della carriera nel palcoscenico più prestigioso; Federer di contro alza decisamente a sorpresa (specie dopo quello visto con Kyrgios) bandiera bianca: non aveva mai perso allo US Open con un giocatore fuori dai 50 della classifica ATP. Il tutto con Novok Djokovic che dalla sua stanza di albergo avrà certamente abbozzato un sorriso: la strada verso la semifinale, senza nulla togliere al solido australiano, è ora assai più semplice di quanto avesse previsto.
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US Open: Millman-Federer 3-6 7-5 7-6 7-6, gli highlights

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