Federer deluxe anche di giorno: lo aiuta Paire, Roger avanza a New York

Cambia divisa ma non la sostanza di Roger Federer, che anche nella sessione diurna degli US Open vince in 3 set e stavolta è Benoit Paire a fargli da sparring: altro che Halle di lesa maestà nel giardino reale, dove il tennista francese giocò una grande partita portandola al tie-break del terzo set. New York è dall'altra parte dell'oceano e di certo Paire è un giocatore da vecchio continente: ex-enfant prodige del tennis transalpino, giocatore affascinante ma senza quel manico di messa insieme del suo bel polso, da ispiratissimo a rovinoso.

Dall'altra parte c'è un Federer in leggera crescita nei suoi alti e bassi, con qualche incertezza nel cambio di gioco e mediocri percentuali di servizio: ci sorprendono specialmente gli errori gratuiti - 39, più dei vincenti che sono 27 - e dovrà alzare il livello per non rischiare al terzo turno contro Nick Kyrgios. Certo che il bad boy australiano ha sfoderato anche oggi il suo solito peggiore repertorio di falli, steccate, insulti, urlacci e racchette ovunque scaraventate: a tal punto che il giudice di sedia è sceso al cambio campo per dirgli di stare calmo perché non era quello il comportamento da tenere. "Tieni duro", gli ha detto l'arbitro Mohamed Lahyani che di certo non è lo psicologo di Nick... E chissà a che avrà pensato il povero Pierre-Hugues Herbert dopo aver vinto con merito il primo set.

Lahyani, si sa, è un inteventista ma stavolta ha passato il segno: di fatto, Kyrgios vince 4-6, 7-6 (6), 6-3, 6-0 e con Federer sarà un grande match di terzo turno. Passa anche Alexander Zverev in cerca di un grande risultato negli slam: il talento più puro della Next Gen batte il vecchio Mahut (all'ultimo major della carriera?) 6-4, 6-4, 6-2 mentre la sorpresa del giorno ce la riserva in apertura di programma il kazako Mikhail Kukushkin, numero 84 ATP, che elimina Hyeon Chung 7-6 (5), 6-2, 6-3.