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Wimbledon, causa Coronavirus ufficialmente cancellata l'edizione del 2020

Simone Eterno

Aggiornato 01/04/2020 alle 18:04 GMT+2

Con un comunicato ufficiale dell'AELTC gli organizzatori ufficializzano la cancellazione del torneo di Wimbledon: è la prima volta nella storia dai tempi della seconda guerra mondiale.

Wimbledon trophies

Credit Foto Getty Images

Adesso è davvero ufficiale. Dopo l’indiscrezione raccolta dall’Equipe con l’anticipazione del vice-presidente della federazione tennis tedesca, è arrivato anche il comunicato dell’All England Club: a causa dell’epidemia di COVID-19 non si disputerà l’edizione 2020 del torneo di Wimbledon.
Un’ulteriore mazzata alla stagione tennistica, che già aveva subito l’intera cancellazione del cemento americano prima e della terra europea poi (anticipata dalla discussa scelta del Roland Garros di spostarsi, con decisione unilaterale, a fine settembre). Viene così interamente cancellata anche la stagione sull’erba, iscrivendo direttamente questo sciagurato 2020 nei libri di storia.
È con grande rammarico che l'AELTC abbia deciso oggi che i The Championships 2020 saranno annullati a causa dei problemi di salute pubblica legati all'epidemia da Coronavirus. I 134th Championships andranno in scena invece dal 28 giugno all'11 luglio 2021. [Comunicato Wimbledon]

Solo le guerre avevano fermato Wimbledon

Dal 1877 a oggi, infatti, solo i conflitti mondiali avevano interrotto un appuntamento storico come Wimbledon. Dieci edizioni complessive, prima di questa: 4 cancellazioni tra il 1915 e il 1918 a causa della Prima Guerra Mondiale; e 6 cancellazioni tra il 1940 e il 1945 a causa della Seconda Guerra Mondiale. Nessun altro evento era mai stato in grado di fermare Wimbledon, prima appunto della pandemia causata dal Coronavirus.

Stagione 2020, futuro incerto

Una decisione che cancella dunque ulteriormente parte della stagione del tennis, portando il conteggio a 19 settimane complessive senza tennis. Gli ultimi tornei giocati sono stati gli ATP 500 di Acapulco (Nadal) e Dubai (Djokovic); e l’ATP 250 di Santiago del Cile (Seyboth-Wild). Da lì in poi lo stop di Indian Wells e tutto il resto a seguire.
Vedremo se la stagione ripartirà ufficialmente da Amburgo il 13 luglio, o se arriveranno ulteriori – e a questo punto prevedibili – slittamenti fino ai Masters 1000 sul cemento nordamericano.
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