Nadal vicino al sogno

Due anni fa, alla sua seconda apparizione a Wimbledon, Rafael Nadal perse al secondo turno dal lussemburghese Gilles Muller in quattro set. "Un giorno vorrei provare a vincere qui - aveva detto il talento iberico al termine della partita -. Vicino alla mia villa ho fatto costruire dei campi in erba e mi allenerò duramente".

In quel momento forse nessuno poteva credere alle sue parole. Un terraiolo puro come lui che detronizza Sua Maestà Roger Federer nel 'giardino' di casa sua? Impensabile. A due anni di distanza da quelle parole, i progressi sull'erba del maiorchino invece sono stati talmente evidenti che quello che non pareva altro che il sogno irrealizzabile di un ragazzino in tenera età è andato a un passo dall'avverarsi. Nadal, che già l'anno scorso era riuscito a strappare un set in finale a Federer, quest'anno l'ha portato al quinto e ha sfiorato il miracolo.

Ormai è davvero poco la differenza tra il numero uno e il numero due del mondo su tutte le superfici. Erba compresa. Così l'elvetico ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per portare a casa il suo quinto Wimbledon. Eloquente il suo commento a fine gara su Nadal, suo grande avversario per cui nutre un grande rispetto: "Devo sbrigarmi a vincere tutto quello che posso altrimenti mi porta via tutto. E' davvero un fenomeno".

Ha l'occhio lungo Re Federer, che ha visto seriamente in pericolo il suo quinto regno. Eguagliare il record di Borg non è stato facile, superarlo tra dodici mesi potrebbe essere ancora più difficile. Ha ragione Federer. Prima o poi Nadal riuscirà a essere di parola.