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Djokovic colpisce ancora: ipnotizzato Goffin, il serbo è in semifinale

Simone Eterno

Aggiornato 10/07/2019 alle 16:07 GMT+2

Goffin parte meglio e sale 4-3 e servizio, poi Djokovic cambia marcia, infila 10 game consecutivi e si impone per 6-4, 6-0, 6-2. Per il serbo è la 9a semifinale a Wimbledon: troverà il vincente del match tra Pella e Bautista-Agut.

Novak Djokovic

Credit Foto Getty Images

dall’inviato a Wimbledon – ‘Il camaleontico Djokovic, atto 168’. Se quella del serbo fosse una saga cinematografica al botteghino non saprebbero più che titolo inventarsi. Sarebbero costretti allo spin-off, a girare qualcosa sulla vita di Marián Vajda, un’invenzione alla Fast and Furious insomma. Come a dire, dietro Dominic Toretto c’è dell’altro. Dietro a Novak Djokovic, invece, c’è sempre lo stesso trucco. Nessuno, nella storia del tennis, riesce ad uccellare i propri avversari – e gli spettatori – come il tennista serbo. Un artista del trasformismo, oltre che della racchetta. Prendete il quarto di finale giocato oggi sul centrale di Wimbledon, ad esempio. Una partenza un po’ a rilento, un avversario molto carico ed entrato meglio in battaglia, l’illusione della partita. E poi, sul più bello, come sempre, il gioco di prestigio: l’intuizione che quel livello non sia sufficiente, la trasformazione in un eroe tennistico dalle capacità balistiche superiori, e il consueto cambio di trama che porta sempre allo stesso finale; ovvero la vittoria di Djokovic.
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Novak Djokovic a Wimbledon 2019

Credit Foto Getty Images

Ne ha dovuto testare le conseguenze sulla propria pelle, ancora una volta, il povero David Goffin, che dal primo break di questa partita – strappato nel 4-3 del primo set – ha subito un totale di 10 giochi consecutivi: 6-4, 6-0 e 1-0 Djokovic. Come sia accaduto tutto ciò è presto detto.
Djokovic, attivato l’allarme, si è ancora una volta smascherato per quel giocatore in grado di non sbagliare più né una scelta né una pallina. E del piano di battaglia di Goffin non è rimasta che la cruda realtà dei fatti: l’impossibilità del belga di vincere un ‘quindici’ in maniera semplice.
Accortosi dell’artificio, poi, Goffin, si è come tennisticamente depresso davanti al gioco di prestigio dell’avversario. Del tennista tonico, solido e spavaldo è rimasta la versione decisamente più vicina ai comuni mortali. E i comuni mortali, contro i Djokovic, 'questo Djokovic', fanno spesso una brutta fine.
La partita si è trasformata così in un monologo dal quale si è usciti soltanto nel 2° game del terzo set, quando Goffin è tornato a tenere un turno di servizio. Troppo tardi per rimettersi in battaglia. Djokovic aveva a quel punto scavato il gap necessario per portarsi via la nona semifinale di Wimbledon della sua carriera. Lì attenderà uno tra Guido Pella e Roberto Batuista-Agut... Con la concreta sensazione che ancora una volta ci sarà spazio per qualche gioco di prestigio; e l’altrettanta quasi certezza che lo rivedremo ancora domenica, in attesa di un avversario decisamente più al suo livello per rigiocarsi, di nuovo, il titolo di campione all'All England Club.
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