Giulia Gatto-Monticone si arrende con onore: passa Serena Williams 6-2 7-5

L'azzurra, alla seconda partita di sempre nel main-draw di uno slam, se la cava più che egregiamente contro la regina del tennis femminile Serena Williams: 6-2, 7-5 il punteggio a favore dell'americana in un'ora e 20 minuti.

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dall’inviato a Wimbledon – Di più proprio non si poteva chiederle. Anzi, è persino finita con Serena costretta a tirare un paio di urlacci, come in tutte quelle occasioni in cui si inizia a mettere male. Giulia Gatto-Monticone, alla seconda partita di sempre in un torneo dello slam, onora alla grande la sua grande chance, regalando al pubblico del centrale di Wimbledon una partita.
Concetto tutt’altro che scontato questo per due giocatrici appartenenti a due classi tennistiche completamente differenti, se non altro per la diversità di peso con cui viaggia la palla. Applausi sinceri quelli che si è presa la Gatto-Monticone all’uscita, quando dopo un’ora e venti minuti di partita si è arresa a Serena per 6-2, 7-5. Già perché per come era partito il match, per lei si era temuto veramente il peggio. 5-0 Williams, servizio Monticone e 0-30. Era questo il risultato dopo poco più di 20 minuti di match. Un no-contest tra l’altro dove i punti dell’azzurra era più che altro arrivati da gratuiti della Williams, fin da subito tutt’altro che perfetta al di là della ferocia del punteggio.
Giulia è però riuscita a trovare qualcosina in più, andando a volte fuori ritmo, ma spingendo a velocità poco inclini alla storia del suo tennis. Ha funzionato. Anche – e soprattutto – per via di una Serena che ha iniziato a sbagliare tantissimo. Gratuiti su gratuiti, errori a rete o a campo aperto. Insomma, un calo evidente di concentrazione per aver già pensato – molto probabilmente – di aver archiviato la pratica. E così, nel punteggio e nel gioco, è stata in qualche modo partita vera nel secondo set, con la Gatto-Monticone ritrovatasi a servire per andare al tie-break. Lì però, la piemontese, è stata tutt’altro che impeccabile. Due doppi falli e un punto non chiuso – l’ultimo – hanno concesso a Serena gioco, partita e incontro. Un peccato, perché al tie-break, visto il momento, chissà cosa sarebbe potuto succedere.
Gatto-Monticone comunque, al di là di tutto, esce con il ricordo dell’applauso del centrale e l’esperienza più bella della propria carriera tennistica. Serena Williams di contro, se vorrà fare realmente strada in questo torneo, dovrà evitare emorragie e cali di concentrazione come quelli visti oggi nel secondo set.
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