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Wimbledon, Berrettini fa la storia: 23 anni dopo un italiano è ai quarti di finale

Simone Eterno

Aggiornato 05/07/2021 alle 14:29 GMT+2

WIMBLEDON 2021 - Matteo Berrettini domina il bielorusso Ilya Ivashka 6-4 6-3 6-1 e centra 23 anni dopo Davide Sanguinetti i quarti di finale di Wimbledon. E' solo il quinto italiano nella storia a riuscirci. Ora affronterà il vincente della sfida tra Auger-Aliassime e Zverev.

Matteo Berrettini ai quarti di Wimbledon 2021: un italiano ai quarti mancava da 23 anni

Credit Foto Getty Images

In scioltezza, con la partita più convincente del proprio torneo e la sensazione di aver giocato anche con margine. Matteo Berrettini non tradisce le attese. Quarti di finale dovevano essere e quarti di finale sono stati. Un solo set lasciato per strada – lunedì scorso – poi dritto con 3 set a 0. Prima van de Zandschulp, poi Bedene e infine la vittima odierna: Ilya Ivashka.
Troppo più forte Berrettini con quello schema servizio-dritto, ma non solo. Nella vittoria odierna, senza storia - 6-4 6-3 6-1 - c’è stato anche un Matteo ‘di mano’, con tocchi pregiati, palle corte, soluzioni tecnicamente notevoli. E poi con tanta testa, per gestire una pratica in cui era ampiamente favorito e proprio per questa ragione, a volte, dove si rischia di incappare in qualche guaio.
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Matteo Berrettini ai quarti di Wimbledon 2021: un italiano ai quarti mancava da 23 anni

Credit Foto Getty Images

Non è successo perché da tempo ormai Berrettini è un giocatore che merita la classifica che ha: ovvero quella da Top10. E che come un Top10 agisce. Nel primo set è bastato un break, nel terzo game, per costruire l’allungo necessario a impostare la strada. Nel secondo, a braccio più sciolto, è iniziato il dominio. Berrettini ha levato 3 volte il servizio al proprio avversario, incappando nell’unico mini passaggio a vuoto al momento della chiusura, quando sul 5-2 ha sparato un non forzato e due doppi falli. Un calo brevissimo, perché nel game successivo il romano era di nuovo lì a lottare, a strappare la battuta e chiudere per 6-3.
Il resto è venuto quasi da solo. Di nuovo un break in apertura di secondo set e Ivashka ha alzato bandiera bianca, consapevole di non avere 'piani B, C o D' per provare a limitare lo strapotere di Matteo al servizio, col dritto e nella gestione della trama della partita.
E’ stato così il match apparentemente “più semplice” dei quattro giocati da Berrettini in questo torneo. Una partita comunque storica per i colori del tennis italiano. Un azzurro, ai quarti di Wimbledon, mancava infatti dal 1998, quando Davide Sanguinetti si arrese all’olandese Richard Krajicek (vincitore del torneo 2 anni prima).
E non che ce ne fossero poi stati molti altri, di italiani, così avanti a Church Road... Solo 4, prima di Berrettini: Uberto De Morpurgo (1928), Nicola Pietrangeli (quarti nel 1955 e semifinale nel 1960), Adriano Panatta (1979) e appunto Davide Sanguinetti. Nel suo piccolo, Berrettini, ha scritto dunque un pezzetto di storia. Chissà non riesca a farla anche Sonego, impegnato a fine giornata con sua maestà Roger Federer sul centrale. Nel mentre l’Italia si gode Berrettini, che al prossimo turno affronterà il primo avversario davvero tosto in questo torneo: uno tra Auger-Aliassime e Sascha Zverev. Col primo Matteo sarebbe ancora favorito; col secondo ci sarebbe in ogni caso partita. Insomma, la corsa potrebbe non essere finita. Stay tuned, direbbero a Londra.
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