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Tennis, Federer respinto a Wimbledon: la sicurezza non lo riconosce

Simone Eterno

Aggiornato 08/12/2022 alle 19:41 GMT+1

TENNIS - Clamoroso retroscena raccontato da Roger Federer dopo una recente visita a Wimbledon: qualche settimana fa lo svizzero ha provato a fare una visita a sorpresa all'All England Club. Un membro della sicurezza però non l'ha riconosciuto. Il racconto dello stesso Federer in un video per il programma americano The Daily Show.

Roger Federer of Switzerland greets the audience during the Centre Court Centenary Celebration during day seven of The Championships Wimbledon 2022 at All England Lawn Tennis and Croquet Club on July 03, 2022 in London, England.

Credit Foto Getty Images

Non tutti conoscono Roger Federer! E’ un aneddoto davvero divertente – e davvero curioso – quello che il campione svizzero, da poco ritirato ufficialmente dal tennis, ha raccontato al The Daily Show, programma di intrattenimento in onda negli Stati Uniti. L’otto volte campione a Wimbledon ha infatti provato a fare una sorpresaagli organizzatori, presentandosi un paio di settimane fa all’All England Club senza avvisare nessuno. Federer, che si trovava a Londra per un consulto medico legato al suo ginocchio, ha deciso così di fare un salto a Wimbledon per un té prima di recarsi in aeroporto.
Tutto molto carino, se non fosse che all’ingresso lo svizzero non è stato riconosciuto. E’ lo stesso Federer a raccontare la storia con dovizia di particolari. “Ho chiesto quale fosse l’ingresso, ma mi hanno risposto che l’ingresso era riservato solo ai membri”. Nonostante l’insistenza di Federer, che ancora raccontava del dialogo con la sicurezza - “Ho vinto questo torneo 8 volte, sono un membro onorario” – lo svizzero è stato respinto all’ingresso. Solo grazie a un intervento di un fan Roger è finalmente riuscito ad entrare all’All England Club. E’ ancora Federer a raccontare il finale: “Stavano andando verso un altro ingresso, quando un fan mi ha riconosciuto e mi ha chiesto ‘Mr. Federer, possiamo fare una foto?’. Io ho risposto “Sìììì, certo”. A quel punto altre persone della sicurezza mi hanno riconosciuto e mi hanno fatto entrare”.
Insomma, persino Roger Federer è dovuto inizialmente sottostare alla rigida sicurezza degli addetti a Wimbledon. Della serie ‘niente tessera? Di qui non passi’.
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