Wimbledon 2023 - Djokovic batte Wawrinka e il coprifuoco: è agli ottavi con Hurkacz

dall’inviato a Wimbledon. Dieci anni fa questo incrocio fu teatro di alcune delle partite più bella della storia del gioco. Il meraviglioso ottavo di finale in Australia, vinto da Djokovic a notte inoltrata, nel 2013; la rivincita di Stan un anno dopo ai quarti dello stesso torneo; la finale del Roland Garros 2015. E così via dicendo. Dieci anni dopo, è l’inesorabile scorrere della clessidra a rivelarci una verità che forse già tutti conosciamo: Wawrinka è umano, Djokovic no. Il senso è tutto in quella capacità di progredire, di mantenersi, che hanno fatto di Djokovic – e fanno tutt’oggi – il GOAT, numeri alla mano, della disciplina. Stan, invece, come tutti noi, si è rivelato un semplice comune mortale: incline al bello e alla vita; dentro e fuori dal campo. A questa inesorabile verità, anche la sfortuna, che allo svizzero, con due serissimi infortuni al ginocchio, ha portato via un finale di carriera probabilmente diverso, sicuramente più brillante. Da quelle operazioni chirurgiche, Wawrinka, non si è mai più palesato ai picchi che furono in grado di far cadere l'Alieno. Una realtà dei fatti a cui Stan ha provato a opporsi con onore nell'ultimo anno, "rimettendosi sotto", ripresentandosi in una condizione fisica più che discreta per vivere sereno, con quel braccio e quel talento, tra i primi 100 della classifica ATP; ma non più in grado, suo malgrado, di regalare quegli epici incontri ancora negli occhi e nella memoria degli appassionati.

Tutto questo preambolo, questa sera, per raccontare una partita che a Wimbledon 2023 non c’è stata, se non per un sussulto di orgoglio di Wawrinka nel terzo set. Perché la palla dello svizzero non cammina più come un tempo, nemmeno dal lato del rovescio. E perché Djokovic, invece, come e più di un tempo corre, materializza la sua presenza, rintuzza attacchi, propone soluzioni. E’ stato insomma un 6-3 6-1 7-6 che non solo ha messo in mostra la consueta differenza di categoria tra sportivi con l'ossessione maniaco-compulsiva per la vittoria e sportivi spinti dal talento puro, tra dedizione totale di chi lavora per ritardare l’effetto del tempo, e chi semplicemente lo ha accettato come inevitabile destino di ogni essere umano. Filosofie di vita differenti per un comune denominatore di questa storia – il tempo – che è in fondo ciò che Djokovic ha ancora una volta realmente sfidato questa stasera. Al momento dell’ingresso in campo, mancavano circa 2 ore e 20 minuti alla ‘legge marziale’ del temibilissimo Merton Council: coprifuoco alle ore 23. Nole sapeva che avrebbe dovuto sfidare, ancora una volta, la clessidra. Inutile raccontarvi come sia finita...

Albo d'Oro: scopri i vincitori passati

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Tabellone maschile - Tabellone femminile

I vincitori delle prove di singolare intascheranno 2.350.000 di pounds (2,75 milioni di euro), mentre gli sconfitti al primo turno porteranno a casa 55.000 sterline (64.320 euro). Sebbene ci sia stato un incremento notevole, anche per le qualificazioni, Wimbledon rimane un torneo che tende a premiare chi fa più strada anziché chi si fermerà al primo turno. Clicca qui per scoprire i dettagli del montepremi turno per turno.

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