Il solito Carlos Alcaraz: lascia lì un set, poi scatena la sua furia tennistica su Andrey Rublev. Lo spagnolo è ai quarti con Norrie
TENNIS, WIMBLEDON - Carlos Alcaraz lascia il primo set ad Andrey Rublev, poi piazza la rimonta che vale il 22° successo consecutivo - la 31esima partita vinta delle ultime 32 disputate. Lo spagnolo s'impone per 6-7 6-3 6-4 6-4 e centra così i quarti di finale del torneo: sfiderà il britannico Cameron Norrie.
Il pugno di Alcaraz, Wimbledon 2025
Credit Foto Getty Images
dall'inviato a Wimbledon. Ormai è una sorta di regola non scritta: Carlos Alcaraz, un set o due, te li può anche concedere. Sul chi vincerà la partita poi, però, non ci sono dubbi. Fanno 22 consecutive da Roma. Trentuno delle ultime trentadue giocate da inizio aprile. Dopo Fabio Fognini, Oliver Tarvet e Jan Struff, tocca anche ad Andrey Rublev. Sotto il tetto del Centrale il tennista russo fa una più che discreta figura, strappando il primo set - quando per altro sembrava già perso - e arrivando per primo a palla break nel terzo parziale. Da lì, però, all'iberico è suonato il solito allarme; questa sorta di rivelatore naturale di pericoli. Quella sirena che, nella testa di Alcaraz, quando la situazione diventa meritevole di particolare attenzione, commuta immediatamente il rendimento tennistico dello spagnolo: che da buono/ottimo/straordinario - a seconda dei casi - si fa semplicemente ingiocabile. Un buon esempio - e dove si è realmente decisa questa partita - a metà terzo set. Rublev è il primo ad arrivare a palla break; Alcaraz la cancella con l'ace al centro e poi cambia la sua modalità di crociera, inserendo il tasto sport della sua fuoriserie e piazzando il break nel game successivo con un punto che fa saltare in piedi tutto il Centrale di Wimbledon (il video nel tweet qui sotto).
E' game, set and match virtuale. Sì perché Carlitos, da quel momento, smette di scherzare. E per il povero Rublev si fanno guai. Alcaraz infatti completa l'opera prendendo il largo anche a inizio quarto, cancellando quei ricordi amari di un primo set dove sul più bello si era fatto sfuggire il tie-break. Già, perché il quarto tie-break consecutivo perso sui quattro disputati da quel famoso quinto set al Roland Garros con Sinner, diventa solo la solita piccola imperfezione che fa dell'artista Alcaraz un fenomeno dal volto più umano, lontano da quell'algida perfezione che caratterizza invece il suo principale avversario in questo momento storico, Jannik Sinner. In quel tie-break, sul 5-4, Alcaraz era infatti andato a servire per il set perdendo entrambi i mini-turni di battuta, consegnando così anche un po' sorpresa un primo set in cui Rublev aveva non solo lottato alla pari, ma in cui era stato sopra anche di un break in avvio.
Insomma, Carlitos vince e lo fa alla sua maniera. Divertendo e, probabilmente, divertendosi. Per una striscia aperta qui a Wimbledon che parla ormai di 18 partite consecutive. Già, perché il campione del 2023 e del 2024 pare avere le idee piuttosto chiare sul da farsi anche in questa edizione. Chissà se, qualcuno, riuscirà effettivamente a fermarlo. Il prossimo dead men walking è Cameron Norrie. In bocca al lupo a lui. Ne avrà decisamente bisogno.
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