Jasmine Paolini post sconfitta Rakhimova a Wimbledon: "Dopo il doppio avrò bisogno di riposo, devo ricaricare un po' le batterie"
TENNIS, WIMBLEDON - Jasmine Paolini ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta con Rakhimova al secondo turno. Una Paolini unpo' stanca, provata evidentemente anche dalla pressione di difendere le due finali consecutive dello scorso anno tra Parigi e Londra: "Ora devo resettare un attimo, prendermi magari qualche giorno di riposo dopo che avrò finito il doppio".
Jasmine Paolini contro Kamilla Rakhimova - Wimbledon 2025
Credit Foto Getty Images
dall'inviato a Wimbledon. Jasmine Paolini ha parlato in conferenza stampa a margine della sconfitta al secondo turno contro la russa Kamilla Rhakimova. La toscana, finalista qui lo scorso anno, lascia 1300 punti della finale ma soprattutto una partita che le lascia tanto rammarico: "È una sconfitta tosta. Sto ancora pensando al secondo set, dove potevo fare molto meglio. Lei ha giocato un bel match, ma onestamente io potevo giocare molto meglio. Specialmente dal punto di vista mentale, dovevo e potevo stare lì di più, rimanere più concentrata, e invece il mio livello di attenzione è andato su e giù per tutto il tempo".
Su quella palla break del sesto game, 2-3, 30-40, una volée facile sbagliata
"Sì, vero. Però non è solo quel punto. Mi ricordo anche il 15-40 del secondo game. È un insieme di cose. Ci sta di sbagliare un punto ma non di perdere l'attenzione in quei momenti importanti, che se uno mette un attimo la testa avanti poi magari il match si fa più facile. Però, ecco, ti dà più tranquillità specie su questa superficie dove tutto può girare in un secondo. Io tenevo bene il servizio, la mettevo in difficoltà quando serviva lei, poi in un momento ho preso il break e da lì è stata dura. Lei ha acquisito fiducia ed è stato difficile. Su questa superficie bisogna essere ancora più solidi, stare lì e tenere l'attenzione alta perché la partita gira in un secondo".
Sul terzo set
"Lei ha giocato bene, ha giocato profondo, ma quando sei sotto di un break al terzo si fa tutto più difficile, la pressione è tutta su di te perché devi cercare di brekkare. Ho cercato di farla giocare, ma al tempo stesso forse tiravo piano e lei accelerava bene. Ripeto: sull'erba se ti scappa un po' la partita di mano poi è difficile recuperarla".
Roland Garros e Wimbledon sono passati, ti sei tolta 'un peso'?
"Questo non lo so, ovvio che da una parte il pensiero all'anno scorso ci andava, più che altro per il livello di tennis che avevo espresso. Quest'anno sono venuta sull'erba cercando di ritrovare quelle sensazioni, ma ho avuto un po' più di difficoltà sinceramente. Non è andata come speravo. Non è stato un bel livello. Potevo giocare meglio sia il primo turno che oggi. Però ora devo resettare un attimo, prendermi magari qualche giorno di riposo dopo che avrò finito il doppio. E cercare di ricaricare le batterie per la seconda parte di stagione".
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