Sonego post Nakashima: "Ho visto Sinner che mi seguiva in terrazza e questo mi ha caricato tanto"

TENNIS, WIMBLEDON - Lorenzo Sonego ha parlato in sala stampa a margine della vittoria su Nakashima in 5 set e in più di cinque ore. La sua vittoria regala all'Italia un record qui a Wimbledon: mai 3 italiani erano arrivati agli ottavi. Sonego ne è felice e racconta: "Ho visto Jannik che mi seguiva in terrazza e questo mi ha caricato tanto".

Lorenzo Sonego batte Brandon Nakashima a Wimbledon 2025

Credit Foto Getty Images

dall'inviato a Wimbledon. Lorenzo Sonego ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria-maratona su Nakashima in 5 set e più di 5 ore. Il piemontese ancora una volta si esalta nella battaglia e la prima domanda è proprio su questo. Dove sarebbe in classifica Sonego se fossero tutti dei 3 su 5? Così il diretto interessato: "Purtroppo se ne giocano solo quattro (ride n.d.r.). Diciamo però che oggi avrei vinto anche nel due su tre. Sì, comunque sì, a lungo andare in questi tornei hai tante opportunità. Hai più occasioni. È più facile ribaltare una partita e quello ti dà tranquillità e serenità anche se le cose vanno male. E poi ovviamente, soprattutto qua, mi sto divertendo e mi sto godendo il campo. Mi diverto, non patisco il fatto di stare 4 o 5 ore in campo".

Sul record italiano, in 3 qui a Wimbledon agli ottavi. La prima volta

"Sono contento anche per gli altri. Mi spiace magari per Muso (Musetti) e Matteo (Berrettini) che giocano molto bene su questa superficie e purtroppo non sono riusciti ad andare avanti. Penso che ci stiamo godendo questa atmosfera, questo torneo. Oggi Cobolli ha fatto una grandissima partita, l'ho seguito fin quando non sono entrato in campo e l'ho incontrato dopo. Durante la mia partita invece ho visto Jannik in terrazza che seguiva il mio match e quello mi ha caricato tanto. È bello perché comunque siamo in tre qui adesso e due sono miei amici, quindi sono veramente contento di essere agli ottavi con loro e speriamo di andare tutti ancora avanti".

Quindi è un modulo a tre punte...

"Sì infatti a piedi buoni ci siamo. Anche Jannik è capace. Anche Cobolli. Centravanti mettiamo Jannik che è sicuro che la butta dentro in qualche modo".

Sulla partita, tutta in salita. Ma tu ci credi sempre...

"Sì, l'unico momento dove sono stato superiore all'altro è stata la fine. Alla fine mi sembrava di avere più benzina di lui, l'ho percepito. E questo mi ha caricato tanto. Mi è spiaciuto prendere break al quinto, ma devo dire che ha fatto dei gran passanti lui. Sono stato bravo subito a reagire ma sentivo che fisicamente stavo bene, sentivo di averne più di lui, lui era più in difficoltà. È stato il suo unico calo perché comunque ha giocato una partita incredibile. Io per vincere due set ho dovuto fare un grandissimo sforzo, ma questo ha pagato e sono contento".

Adesso ancora Shelton

"Mi aspetto un'altra partita difficile. La terza volta in tre Slam quest'anno. Non sono ancora riuscito a batterlo, è appena entrato in Top 10. Può giocare sull'erba, su tutte le superfici. Gran servitore. Servirà qualcosa di speciale. Ora però devo recuperare le energie. Da domani penseremo a come metterlo in difficoltà più delle altre due volte in Australia e a Parigi".

Su cosa si fa il giorno dopo una maratona del genere

"Domani mi alleno. La stessa cosa di sempre. Recupero e fisioterapia sono importanti, così come l'allenamento. Quindi non cambia nulla. Scaramanzia? No no l'esultanza richiama Congy (Fabio Colangelo, l'allenatore n.d.r.)". 
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