Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

WTA Dubai: Jasmine Paolini eliminata nettamente al primo turno da Madison Keys

DaOAsport

Aggiornato 19/02/2023 alle 12:46 GMT+1

L'azzurra, che arrivava dalle qualificazioni, si ritrova davanti il muro di Keys, molto più quotata sulla carta. Poco dopo, anche Martina Trevisan saluta il torneo, cadendo sotto i colpi di Petra Kvitova.

Paolini colpisce Trevisan sul gomito: ahi che male!

Jasmine Paolini saluta in 59 minuti il tabellone principale del torneo WTA 1000 di Dubai, il primo di tale categoria dell’annata. A vincere in modo molto netto è l’americana Madison Keys, che elimina l’azzurra, passata dalle qualificazioni, con un 6-1 6-1 che lascia poco spazio all’immaginazione. Per l’ex finalista degli US Open scontro ad alte vette con Caroline Garcia al secondo turno.
Le cose non si mettono bene per la toscana fin dall’inizio, dal momento che già il primo turno di servizio è perso a 30. Una chance del controbreak c’è, ma svanisce. L’azzurra lotta e vince il terzo game, ma nel quinto, con la battuta che non l’aiuta, deve subire il peso e la velocità di palla della sua avversaria. Keys sa come e quando colpire, e allunga ancora fino al 6-1.
Canovaccio non dissimile nel secondo parziale, almeno in un inizio che vede l’americana salire subito sullo 0-2. Paolini un sussulto ce l’ha, dal momento che recupera il break nel terzo gioco, ma di un fuoco di paglia si tratta: Keys non si fa pregare nel vincere i successivi quattro game, i due di risposta a 30 e gli altri di servizio a 15 e a 0, chiudendo con un ace.
Abbastanza impietosi i numeri: solo le prime in campo hanno percentuali simili (66.1%-68.3%), ma in tutto il resto Keys domina. Ci sono infatti il 51.4%-67.9% di punti vinti con la prima, e soprattutto, un 9/13 con la seconda confrontato al 4/19 di Paolini.
***
Anche Martina Trevisan è stata sconfitta al primo turno da Petra Kvitova (n.13 WTA). La toscana (n.25 del ranking) è stata battuta dalla forte ceca, testa di serie n.12, con il punteggio di 6-2 6-1 in 1 ora e 9 minuti di gioco.
Si sono confermate le grosse difficoltà di Trevisan nell’esprimere il proprio tennis sull’hard, come già era accaduto in altre circostanze. Per Kvitova tutto è stato “facile” e nel prossimo round ci sarà da affrontare la vincente della sfida tra la croata Petra Martic e la kazaka Yulia Putintseva.
Nel primo set Trevisan cerca la partenza sprint, creandosi ben quattro palle break, ma non sfruttandole anche per via della grande potenza della sua rivale. Scampato il pericolo, la ceca fa pagare a caro prezzo lo scarso pragmatismo dell’azzurra, strappandole il servizio nel secondo game. La nostra portacolori risponde con orgoglio, trovando il mondo di restituire il favore nel gioco successivo, ma non venendo supportata a dovere al servizio. Le traiettorie arrotate di Martina non creano imbarazzi a Kvitova, che detta lei le regole. Con colpi di rara potenza, la n.13 del mondo inizia a fare i buchi per terra, come si dice in gergo, e in un amen Trevisan va sotto 5-1. L’azzurra tenta una nuova risalita, sfruttando qualche errore di troppo della rivale con il parziale contro-break, ma la battuta non è amica e ancora una volta in risposta la ceca è implacabile, archiviando la pratica sul 6-2.
Nel secondo set il marchio di Kvitova è ancor più incisivo. Trevisan viene messa sotto pressione costantemente, con i colpi di inizio gioco, e il break arriva inesorabile nel secondo game. La replica c’è nel sesto e senza che Martina riesca a conquistare un quindici. Sul 6-1, quindi, la 32enne nativa di Bilovec fa sua la partita senza troppa fatica.
Leggendo le statistiche, il dato emblematico è il 92% dei punti vinti da Kvitova in risposta alla seconda di servizio dell’azzurra, in balia più totale della sua avversaria. Un aspetto troppo importate, giocando su una superficie rapida come quella di Dubai.
picture

Swiatek liquida Paolini in due set: il meglio del match

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità