Jasmine Paolini, esordio da incubo in Canada: eliminata dalla giapponese Aoi Ito, numero 110 del ranking
Aggiornato 29/07/2025 alle 23:01 GMT+2
TENNIS, WTA MONTREAL - Match d'esordio da incubo per Jasmine Paolini sul cemento canadese: l'azzurra cade in tre set (2-6 7-5 7-6) contro la giapponese Aoi Ito, n. 110 al mondo, sgretolandosi in maniera incredibile da un vantaggio di 6-2 4-1 nel secondo parziale. Paolini ammassa una lunghissima serie di errori non forzati (67 alla fine) che la fanno sprofondare nell'abisso.
Paolini: "Questo è un posto magico. Diventare N°1? Mi sembra un traguardo molto difficile"
Video credit: SNTV
Archiviato il primo set con un comodo 6-2 in mezz'ora, Jasmine Paolini sembra ormai una macchina lanciata a piena velocità verso il traguardo. Il 4-1 con cui allunga nel secondo la pone in una situazione di assoluto controllo tecnico su un'avversaria giovane e non avvezza ai grandi palcoscenici internazionali. Ma basta un piccolo calo di concentrazione con due game consecutivi lasciati per strada per spalancare le porte degli Inferi.
Paolini cade in maniera fragorosa all'esordio nel WTA 1000 di Montreal, sprofondando in tre set con una serie infinita di errori non forzati. Saranno 67 alla fine, 32 nel solo secondo parziale, dove vede partita e inerzia ribaltarsi drammaticamente: finirà 2-6 7-5 7-6 in favore di Aoi Ito, che avanza così al terzo turno festeggiando la vittoria più importante della sua (finora) breve carriera nel circuito professionistico.
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Jasmine Paolini durante il match d'esordio al WTA 1000 di Montreal, 2025
Credit Foto Getty Images
Lo sconforto della sconfitta è grande, a conferma di una situazione psico-fisica precaria, come ammesso dalla stessa toscana dopo l'eliminazione precoce a Wimbledon. La quantità e la gravità degli errori, arrivati a frotte, è allarmante. Paolini spreca anche un match-point sul 5-4 a favore nel secondo set. E non serve a nulla la lunga pausa che si concede tra il secondo e terzo parziale per cercare di tranquillizarsi a livello nervoso ed emotivo. La frustrazione per l'incapacità di domare un'avversaria abbordabile è palese. E si trasforma in irritazione di fronte alle smorzate velenose, giocate con tecnica molto particolare, con cui Ito rallenta il gioco togliendo all'azzurra tantissimi punti di riferimento.
In un match dove il servizio è un non-fattore (saranno 14 i break totali), è la testa a fare la differenza. Ito riesce a tenerla ferma sulla partita. Anche con l'acqua alla gola nel secondo set. E anche quando si trova a gestire i punti decisivi nel tie-break. Lì, è Paolini che fa e disfa, alternando rasoiate di classe a colpi sparati senza controllo e precisione. Specchio tremendo ma veritiero dell'intera partita.
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